Il ponte culturale tra Sicilia e Calabria si arricchisce di un nuovo incontro che si svolgerà domenica 26 settembre, alle 17 a Taormina, nella sede di Palazzo Ciampoli. L’incontro fa seguito al precedente che si è svolto lo scorso fine settimana a Taurianova (Reggio Calabria).
L’incontro avrà un ospite d’eccezione in Padre Alessio Mandanikiotis, asceta ed eremita, testimone di un’antica tradizione spirituale, che di recente è stato insignito del Sacro Angelico abito monastico: un riconoscimento religioso del quale non si aveva memoria in Occidente negli ultimi cinque secoli.
Il progetto, ideato e voluto dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà e dal Presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, parte da una comune visione, a partire dalla cultura greca e da una progettualità culturale che vede Calabria e Sicilia insieme per uno sviluppo possibile proprio a partire dai temi della cultura e dalla valorizzazione dell’identità.
“Con l’incontro di domenica – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà– si completa questo primo ciclo di incontri “Calabria Sicilia: un ponte per la Cultura”, fra le nostre due regioni che in comune hanno mare, storia e tradizioni identitarie. Una doppia iniziativa culturale che vede protagoniste le regioni più meridionali d’Italia, unite e non separate dal mare”.
“Un ponte per la Cultura”, coordinato per la Calabria dall’archeologa Mariangela Preta, e per la Sicilia dalla professoressa Fulvia Toscano, vede alcune tematiche comuni affrontate da esperti del settore: in particolar modo si mirerà a divulgare e valorizzare la storia e la cultura intese come pluralità, ovvero somma delle storie e delle culture locali, con l’obiettivo di tutelare e trasmettere il valore che hanno per la comunità, sottolineandone, in particolare, la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo dei territori.
Un appuntamento a più voci, un ponte, dunque, fra due regioni sorelle, che vedrà la presenza a Taormina di diversi studiosi e operatori culturali che declineranno alcuni importanti aspetti dalla comune facies greco-bizantina, e non solo. L’evento sarà introdotto da Gabriella Tigano, direttrice del Parco archeologico di Naxos-Taormina, che promuove l’evento insieme all’Assessorato Beni Culturali, e dal professor Mario Bolognari, sindaco di Taormina. Chiuderanno i lavori l’Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà e il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì. È previsto un intervento in collegamento della sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni.
Interverranno al dibattito Daniele Macris, presidente della “Comunità ellenica dello Stretto”, il Sindaco di Piana degli Albanesi, Rosario Petta e la studiosa calabrese Serena Notaro, che parleranno delle peculiarità della cultura arberesh. Nel corso dell’incontro verranno approfonditi i saperi delle donne con un focus sulla tradizione del filato e della tessitura a cura della professoressa Mariada Pansera, e uno sulla Calabria delle donne affidato a Mariangela Preta, direttrice del Polo museale di Soriano Calabro. Si discuterà anche di sapori, con particolare riferimento alla dieta mediterranea, con il prezioso contributo del professore Giacomo Dugo per toccare, quindi, il fondamentale aspetto della rinascita dei borghi e delle piccole patrie, grazie alla testimonianza del coordinatore dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia – sezione per la Sicilia, Salvatore Bartolotta.