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Marsala, riparte l’assistenza igienico-sanitaria a scuola

A seguito di vari articoli e post sui social che riguardano il servizio scolastico degli assistenti igienico personali per i disabili, appare opportuno a questo CDA dell’Istituzione Comunale Marsala Schola, Ente da anni deputato alla erogazione del servizio a beneficio delle scuole marsalesi primarie e secondarie di primo grado, chiarire modalità e tempi di erogazione del servizio.

L’Istituzione Comunale Marsala Schola, da oltre 10 anni ha assicurato il servizio di assistenza scolastica di base ai disabili tramite circa 35 propri dipendenti di cat B muniti di apposito titolo professionale; servizio previsto dai contratti di servizio e da ultimo dal contratto del 2017 ancora in vigore, stipulati tra l’Ente ed il Comune di Marsala. Si tratta di dipendenti con contratto di 24 ore mensili per soli 8 mesi annui, che si è fatto decorrere dal 1 ottobre di ogni anno e fino al 31 maggio dell’anno successivo, in concomitanza con ciascun anno scolastico.

A parere di questo CDA la contrattualizzazione per soli 8 mesi è apparsa poco attenta alla erogazione di un servizio importante ed essenziale da rivolgere in favore della popolazione scolastica più disagiata. Sarebbe stato certamente opportuno prevedere un contratto quantomeno di 9 mesi, anziché 8, per allineare correttamente il servizio alla durata iniziale e finale dell’anno scolastico. Oggi, tuttavia, una nuova contrattualizzazione di detto personale appare impossibile, a causa delle incertezze legislative ed amministrative circa la competenza in ordine alla erogazione di detto servizio. Proviamo di seguito a chiarire il grosso problema che è sorto a partire dal parere n.115/2020 dell’08 maggio 2020 del Consiglio di Giustizia Amministrativo della Regione Siciliana reso a richiesta dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro con nota del 13 agosto 2019.

L’Assessorato Regionale con detta istanza chiedeva al CGA se il servizio igienico personale a favore degli alunni disabili dovesse essere erogato dalla Regione, tramite i Comuni, ovvero, come per tutte le altre Regioni italiane e per tutta l’Italia e fin dal 2001, rientrasse tra le competenze del Ministero dell’Istruzione e dovesse essere erogato tramite i collaboratori scolastici (personale ATA) appositamente formato. Ed invero il Ministero dell’Istruzione, già con nota del 30 novembre 2001, prot. 3390, aveva distinto tre diversi livelli di assistenza ai disabili: quello didattico, tramite gli insegnanti di sostegno; quello educativo, svolto dagli assistenti alla comunicazione; quello di base ed igienico personale affidato ai collaboratori scolastici in forza dei CCNL.

La figura di “assistente alla Comunicazione”, spesso confusa con quella degli assistenti igienico personali, è dunque un profilo totalmente diverso e di alta specializzazione, che funge da raccordo tra il disabile e l’insegnante di sostegno. Non vi è alcun dubbio normativo che tale servizio competa alle Regioni e segnatamente al settore dei servizio sociali (e non scolastici) che lo erogano tramite i settori dei Servizi Sociali dei Comuni, con copertura totale o parziale dei costi a carico della Regione.

Poiché dopo la richiamata nota del Ministero del 2001 erano intervenute disposizioni normative in materia concorrente tra lo stato e la Regione Sicilia ed apparentemente incompatibili tra loro, in quanto entrambe rivendicavano la facoltà di legiferare nel campo dell’assistenza scolastica ai disabili ( Legge Regionale n.10/2019 modificativa della Legge Regionale 24/2016 e Legge statale n. 107/2015, Decreto Legislativo n.66/2017 e Decreto Legislativo n.96/2019 ), l’Assessorato Regionale ha inteso fare chiarezza e richiedere il menzionato parere.

Il CGA, – raccolti i pareri e chiarimenti dell’Ufficio Legislativo e legale della Regione Sicilia, del Commissario dello Stato presso la Regione Siciliana tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’Istruzione – e, dunque, dopo un approfondimento durato quasi un anno, si è espresso specificando che, mentre i servizi di trasporto e di assistenza all’autonomia ed alla comunicazione personale degli alunni con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale rimangono in capo all’Assessorato Regionale alla Famiglia e Politiche sociali che lo eroga, a proprie spese, tramite i comuni e relativi trasferimenti di fondi; al contrario il servizio di base agli alunni disabili di assistenza ed igienico personale è di competenza del Ministero dell’Istruzione, che lo eroga tramite collaboratori scolastici all’uopo formati. Il parere considera anche la circostanza che per erogare detto specifico ed ultroneo servizio in Sicilia, il Ministero dell’Istruzione, per l’anno 2019/2020 ha assunto 74 assistenti amministrativi e 195 nuovi collaboratori scolastici con specifica formazione. Il parere richiama a più riprese il D.Lgs n.96/2019 che prevede, tra l’altro, (art. 3) un contributo economico per gli istituti scolastici che viene attualmente erogato e parametrato al numero degli alunni disabili del singolo Istituto Scolastico, da destinarsi alla attività di base di assistenza ed igienico personale. Ancora il parere richiama la nota del Ministero dell’Istruzione in ordine al “personale ATA coinvolto nei servizi di assistenza agli alunni con disabilità, specificando che ai collaboratori scolastici è affidata la cosiddetta “assistenza di base” degli alunni con disabilità, tale intendendosi l’ausilio materiale agli alunni con disabilità all’interno della scuola, nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse, nonché le attività di cura alla persona, uso dei servizi igienici e igiene personale dell’alunno con disabilità”.

Il parere del CGA termina condividendo quanto auspicato dal Commissario dello Stato e dall’Ufficio Legislativo della Presidenza della Regione Sicilia in ordine “alla necessità di una intesa Stato –Regione che riesca a meglio coordinare i vari interventi che riguardano l’inclusione scolastica dei soggetti con handicap”.

A seguito del richiamato parere reso dal CGA alla fine dell’anno scolastico 2019/2020 (maggio 2020), valutata la mancanza di adeguata preparazione delle scuole siciliane per l’erogazione del servizio per l’imminente inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021 e nel tentativo di “mettere una pezza” al problema sollevato dal parere del CGA richiesto dall’Assessorato Regionale alla Famiglia, la Giunta Regionale ha emesso la delibera n. 323 del 23 luglio 2020 intitolata “servizio di assistenza igienico personale per gli studenti disabili – apprezzamento” con la quale “delibera di apprezzare” la proposta del Dirigente generale dell’assessorato Regionale della Famiglia (prot. 22870 del 22 luglio 2020) in ordine al parere reso dal CGA sul servizio igienico personale nelle scuole. Senonché detta proposta, pur facendo riferimento nell’oggetto ai servizi di assistenza igienico personale, nel corpo del testo specifica solamente che “ l’amministrazione regionale… non si sottrarrà al dovere di rendere disponibile una assistenza specialistica agli studenti disabili” chiarendo che l’assessorato Regionale metterà a disposizione risorse finanziarie per le Città Metropolitane e i liberi Consorzi (ndr i Comuni non vengono citati e non potrebbero esserlo), “al fine di continuare a garantire servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi per la persona disabile”. Appare lapalissiano come detto parere, volutamente, mai citi il servizio di assistenza ed igienico personale, non potendo il dirigente esprimere un pare contrario a quello del CGA. Sulla base di questa delibera di Giunta regionale si è ritenuto che i Comuni, in assenza di qualsiasi trasferimento economico, dovessero continuare ad erogare il servizio alle scuole. Contemporaneamente l’Ufficio scolastico regionale ha avviato nell’anno 2020/2021 in ogni provincia corsi di formazioni per assistenza di base ed igienico personale per i disabili rivolti al personale ATA di ruolo, al fine di colmare il gap con tutto il resto dell’Italia e allinearsi al parere del CGA e del Ministero dell’Istruzione.

Il parere del CGA è stato anche oggetto di critiche e prese di posizioni da parte delle famiglie coinvolte, del personale scolastico, dei sindacati e di molti esponenti politici anche autorevoli. In Regione registriamo, tra l’altro, il grande impegno e gli interventi in Assemblea Regionale dell’Onorevole Lo Curto che, anche per la storia personale e lavorativa che la contraddistingue, ha fatto propria la questione ed è in continuo contatto con questo CDA per tutti gli sviluppi del caso che dovessero esserci in Regione e che questo CDA auspica.

Registriamo anche la nota del Dirigente dell’Ufficio di Trapani del Ministero dell’Istruzione (ex provveditorato) D.ssa Catenazzo che, rileggendo il parere del CGA, e chiarendo di non aver avuto disposizioni nuove o diverse dal Ministero dell’Istruzione o dall’ufficio Scolastico Regionale, posto che il parere del CGA non appare obbligatorio o vincolante, invita il libero Consorzio di Trapani ad erogare il servizio per le scuole di competenza.

Sulla base di questo complesso pasticcio normativo ed amministrativo, contrariamente ad altri Comuni, come ad esempio Trapani, che ha sospeso il servizio fin dallo scorso anno, il Comune di Marsala, tramite Marsala Schola, ha ritenuto, per l’anno 2020/2021 appena trascorso, di continuare ad erogare il servizio a supporto ed integrazione di quello scolastico ed in attesa della formazione del personale ATA.

Questo CDA di Marsala Schola, inoltre, appena insediatosi a marzo 2021, ha affrontato la problematica: da un lato dando seguito alla delibera di Giunta del Comune di Marsala n. 52 del 16 marzo 2021 in ordine al personale di Marsala Schola con funzioni e mansioni di assistente igienico personale; dall’altro, venendo incontro alle esigenze dei più fragili, evitando una brusca interruzione del servizio e rimanendo in contatto con Dirigenti Scolastici e Sindacati. Vieppiù erano state previste nel bilancio di previsione di Marsala Schola somme aggiuntive per garantire, in via straordinaria e, come avvenuto saltuariamente in passato, che il servizio “aggiuntivo” del personale di Marsala Schola potesse iniziare, con l’inizio dell’anno scolastico ed a partire dalla terza settima di settembre; senonché a maggio 2021 diverse famiglie fruitrici del servizio, gli stessi dipendenti ed assistenti igienico-personali, alcuni esponenti politici locali collettori di istanze di famigli e della cittadinanza, hanno chiesto di poter protrarre la scadenza del servizio per l’anno 2020/2021 già prevista come da contratto al 31 maggio 2021, fino al 10 giugno 2021 per completare l’anno scolastico. Il Cda, alla fine di maggio 2021, ha dunque recepito quanto richiesto da famiglie, assistenti ed esponenti politici e concordato anche con i sindacati di impegnare da subito le somme previste per una delle due settimane di settembre per giugno 2021, anche in considerazione della incertezza in ordine alla completa ed effettiva erogazione del servizio da parte delle scuole per il successivo anno scolastico 2021/2022.

Ciò posto, in attesa di nuovi sviluppi amministrativi, normative, giurisprudenziali e del nuovo contratto di servizio da stipulare col Comune di Marsala, il servizio degli assistenti igienico personali fornito da Marsala Schola “in aggiunta ed a supporto delle scuole” (che dovrebbero avere già il personale formato e beneficiano delle somme trasferite dal Ministero dell’Istruzione) partirà come già previsto nel bilancio approvato a fine maggio 2021 e successive delibere, dal 27 settembre 2021 e verrà garantito per tutta la durata dell’anno scolastico 2021/2022 in aggiunta ed a supporto di quello delle scuole ed in attesa che gli Istituti scolastici si attrezzino in via definitiva.

IL CDA DI MARSALA SCHOLA

SERGIO BELLAFIORE

LUIGIA INGRASSIA

SALVATORE VIRZì

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