Chiude i battenti la prima edizione del Sicilia Jazz Festival, dopo una intensa settimana fitta di concerti con big nazionali ed internazionali, con giovani talenti dei Conservatori siciliani e con artisti residenti, registrando costantemente il tutto esaurito e grande consenso del pubblico presente sia al Jazz Village che al Teatro di Verdura. Una manifestazione quella del Festival, frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, i Conservatori di Musica del territorio regionale e la Fondazione The Brass Group, ente a partecipazione pubblica (legge 1 febbraio 2006, n. 5). Il concerto conclusivo del Sicilia Jazz Festival vede protagonista un omaggio a Franco Battiato con alcuni elementi dell’Orchestra Jazz Siciliana e della Brass Youth Jazz Orchestra diretti dal Maestro Vito Giordano. Sul palco del Teatro di Verdura domenica 19 settembre alle ore 21.30, anche diversi solisti chiamati ad esibirsi dal Brass Group per rendere un tribute al cantautore catanese. Nel programma saranno presenti alcuni dei brani più famosi di Battiato, dall’Era del Cinghiale Bianco, primo lavoro con la EMI italiana, a Voglio vederti danzare, al Centro di gravità permanente alla Canzone degli amanti ed ancora La Cura. Quindi un repertorio abbastanza assortito che vede una carrellata dei brani più rappresentativi del cantautore. Per questo concerto, tutte le canzoni sono state trattate musicalmente non solo dal punto di vista vocale, nelle versioni originali, ma anche in quelle strumentali per le caratteristiche vere ed accentuate dell’anima di Battiato, che è un’anima cantautoriale. L’ideatore ed il direttore del progetto musicale, il Maestro Giordano ha rivisitato così i vari brani in una versione più orchestrale. Il pubblico avrà modo di ascoltare brani interpretati dalla chitarra acustica di Francesco Buzzurro, ospite illustre così come Pietro Adragna con la sua fisarmonica che suonerà il brano in chiave strumentale Voglio vederti danzare. Altri solisti della serata, i Sei Ottavi che si esibiranno con dei brani a cappella. E a completare il gruppo di artisti, anche Lucy Garsia che canterà Oceano di Silenzio e La Canzone dei vecchi amanti e Lello Analfino cheinveceinterpreterà due brani rappresentativi della produzione musicale del cantautore catanese, Cuccurucucù e La Stagione dell’amore. Nella scaletta, anche l’esibizione di Ernesto Marciante che canterà dei brani da solista, la Cura e Povera Patria. La performance mette in scena anche un coro che c0mpleta così l’organico costituito da alcuni elementi dell’OJS e della BYJO. Gli elementi del coro Laura Vassallo, Manfredi Messina, Antonella Schirò, sono allievi del dipartimento Jazz del Conservatorio di Palermo Alessandro Scarlatti e della Scuola di Musica del Brass. Una vera e propria novità per un concerto in chiave jazz è costituita dall’intervento di Salvo Piparo che con il brano U Cunto del cantante siciliano recente scomparso, si esibirà partendo dal testo originale per poi trasmigrare ed inventare un suo di Cunto. Il momento finale del concerto vede tutti gli artisti insieme sul palco interpretando la famosa canzone Centro di gravità permanente. Gli arrangiamenti sono stati tutti trattati dal Maestro Giordano trasponendoli ad una rivisitazione più jazz ed orchestrale piuttosto che pop-cantautoriale, mantenendo comunque il contenuto melodico ed armonico dei vari brani.