Un anno difficile quello della pandemia, la Dad con tutti i suoi limiti e una privazione che ha posto in sofferenza le famiglie, gli alunni, i docenti.
Oggi facciamo i conti con la scuola di Ustica, che resta ancora chiusa seguendo chissà quali logiche, con una grave privazione per le bambine e i bambini.Il diritto all’istruzione deve essere uguale per tutti, principio che viene espresso dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che all’art. 2 recita “il diritto all’istruzione non può essere rifiutato a nessuno”. Oggi Ustica non è più Istituto comprensivo ma è accorpato ad un’altra scuola di Palermo, il Convitto, e questo ha creato ulteriori problemi ad una scuola di una piccola isola.Ustica ritorni ad essere Istituto Comprensivo e a livello nazionale si intervenga radicalmente con una legge ad hoc per le scuole delle isole e delle piccole comunità montane. Il diritto allo studio va sempre garantito anche ad un solo studenteCongiuntamente chiedo all’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, non solo la riapertura della scuola ad Ustica ma anche che l’istituto torni ad essere comprensivo e non più accorpato.La tutela dell’istruzione non può non passare da una sana politica che consenta a tutti l’accesso a scuola e che non lasci nessuno indietro.
Così Valeria Ajovalasit, responsabile regionale Diritti Civili.