Una firma che per il versante ovest dell’Etna è sicuramente storica. Da decenni la richiesta di poter ogni giorno accompagnare i turisti a visitare i bellissimi boschi della zona “B” del Parco dell’Etna con dei pulmini è stata sempre osteggiata. Ieri l’ing. Giuseppe Di Paola, direttore del Parco dell’Etna, alla presenza del presidente dell’Ente, Carlo Caputo, e dei sindaci Pino Firrarello (intervenuto con l’avvocato Antonella Cordaro) e Giuseppe De Luca, ha firmato l’autorizzazione che permette ai Comuni di Bronte e di Maletto di “attivare un servizio di fruibilità del versante ovest del Vulcano con finalità turistiche, mediante l’accesso autorizzato di veicoli ecocompatibili nei tracciati esistenti che da Piano dei Grilli conducono fino all’ingresso di Monte la Nave”.
In pratica dopo anni di incontri, studi e relazioni tecniche, l’Ente Parco ed i Comuni hanno trovato il giusto equilibrio fra salvaguardia e fruizione, vedendo quella forma di “turismo lento e formativo”, che si vuole attuare, come lo strumento migliore per sensibilizzare l’uomo alla tutela dell’ambiente.
“Io ringrazio il presidente Caputo ed il direttore Di Paola – afferma Firrarello – Al Parco abbiamo chiesto di poter raggiungere la pista altomontana, partendo da Piano dei Grilli. Come recita l’autorizzazione sottoscritta dal Parco, adesso potremo farlo con bus elettrici o con motore euro 6. Questa è una vittoria di tutti. Per il turismo sull’Etna inizia una nuova era”.
“Finalmente dopo 20 anni – aggiunge De Luca – siamo riusciti a concludere un percorso che ci porterà alla fruizione della nostra Etna ed a incrementare lo sviluppo turismo nel perfetto rispetto dell’ambiente. Da oggi possiamo programmare iniziative turistiche mettendo al centro il Vulcano”.
“L’interesse del Parco – ha affermato il presidente Caputo – è evitare che la presenza dell’uomo non crei danni all’ambiente ed alla biodiversità. E quando noi concentriamo la fruizione solo in un’area, creiamo un danno. Favorendo una via per i turisti anche nel versante ovest, di fatto distribuiamo le presenze lungo il Vulcano. Nel Parco entreranno bus che non hanno un eccessivo impatto e percorreranno solo le piste, ovvero le strade, che già normalmente vengono percorse dalle auto di servizio. Poi – conclude – il Parco verrà visitato a piedi”.
Il servizio sarà sospeso nei mesi di febbraio e aprile per non disturbare la riproduzione delle aquile e del gatto selvatico.