Presentata oggi la terza edizione, in programma a Marsala dal 24 al 26 settembre. Da Casellati a
Di Maio, da Musumeci a Cancelleri e poi imprenditori come Riello, Zoppas, Farinetti.
Zurino (presidente Forum Italiano Export): è l’ora della ripartenza per l’Italia che guarda ai mercati
esteri
350 imprese presenti, 60 relatori per 15 diversi panel di discussione, 56 ceo e ad di medie e grandi aziende, oltre a
dibattiti, incontri a margine ed eventi glamour (sono attesi almeno dieci voli privati). Sono solo alcuni dei numeri con
cui è stata presentata oggi a Marsala la terza edizione degli Stati Generali dell’Export, l’appuntamento annuale – voluto
e organizzato da Lorenzo Zurino – con i protagonisti del Made in Italy che guardano ai mercati esteri e che
rappresentano l’eccellenza industriale e creativa del nostro paese.
Tre giorni da venerdì 24 a domenica 26 settembre, in un luogo simbolo dell’Italia e del Mediterraneo: la città di
Marsala, la città dei Florio, della prima dinastia imprenditoriale italiana “a vocazione internazionale”. Non a caso lo
slogan di questa terza edizione è “Mirabilia Italiae, la forza della tradizione”. Il Forum sarà l’occasione più autorevole
per fare il punto sull’export italiano: dal Presidente del Senato Casellati al Presidente della Regione Siciliana
Musumeci; da imprenditori come Riello, Benetton, Farinetti, Zoppas, Salini a personaggi delle istituzioni come il
Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Minenna e il viceministro Cancelleri; investitori che arrivano da
Usa, Cina, Russia, Uk fino alle conclusioni affidate al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Confidiamo nel fatto che l’evento di Marsala sia di buon auspicio per l’ulteriore crescita del Made in Italy – ha detto
Massimo Grillo, il sindaco della città che ospita il Forum – cosicché questo possa essere per tutti il tempo della
ripartenza. Del resto Marsala, per la sua storia e la sua posizione geografica, è sempre stata un luogo simbolico di
grandi approdi e grandi ripartenze”.
“La ricchezza della Sicilia è anche nella sua vocazione internazionale – ha detto in conferenza stampa il vice presidente
della Regione Siciliana Gaetano Armao – negli ultimi mesi stiamo assistendo a una crescita di quella parte di export
regionale legata ai prodotti d’eccellenza della nostra terra. Non è più solo la Sicilia delle raffinerie o dei derivati del
petrolio, ma la regione che sta facendo conoscere al mondo il meglio delle sue produzioni”.
“L’Italian Export Forum rappresenta per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli una preziosa occasione per dialogare
con i principali attori che si occupano di export – sostiene il Direttore dell’Adm Marcello Minenna – La tutela del made
in Italy è certamente una delle grandi priorità dell’Agenzia e lo dimostra la costante attività di vigilanza e di controllo
antifrode, il cui valore complessivo per l’anno 2020 è stato pari a 1,64 miliardi di euro”.
L’occasione unica di confronto offerta dagli Stati Generali è sottolineata anche da Riccardo Di Stefano, Presidente dei
Giovani Imprenditori di Confindustria: “L’Italia resta un paese forte, con un’industria resiliente e una riconoscibilità,
quella del Made in Italy, che si conferma un fattore vincente sull’economia globale. Con questi punti di forza possiamo
lavorare per ridare energia ai settori colpiti dalla pandemia, come la moda – ha detto Di Stefano – il nostro paese
presidia bene i mercati più dinamici: ora dobbiamo impegnarci perché diventino volano di ripartenza per il nostro BBF.
Il Bello e Ben Fatto italiano, infatti, vale 135 miliardi di euro e rappresenta una parte consistente delle esportazioni
complessive dell’Italia”
“Andare avanti per reinventarsi, percorrere strade inesplorate, sfruttare nuove opportunità. E rischiare – sostiene
Saverio Continella, AD di Banca Agricola Popolare di Ragusa – La sfida del territorio per la ripartenza e
l’internazionalizzazione si può vincere grazie alle “risorse” di un territorio straordinario e alla collaborazione di tutti i
suoi attori. In questa sfida, le Banche, soprattutto quelle del territorio, ricoprono un ruolo determinante nel
supportare l’adozione di una visione “glocal”.”
“Poter partecipare agli Stati Generali dell’Export significa dare valore al brand più autorevole del mondo, il Made in
Italy – sono queste le parole di Giordano Riello, azionista e manager dell’azienda che porta il suo nome – La mia
famiglia ha storicamente avuto l’ambizione di servire il mondo, con i propri prodotti. Oggi più che mai il mondo ha
voglia di Italia, e giornate come queste saranno un’ottima occasione di confronto per costruire ponti economici,
politici e commerciali dal nostro Paese verso il resto dei continenti”
E’ Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export e organizzatore degli Stati Generali, a dare appuntamento
a Marsala per la tre giorni 24-26 settembre: “Il nostro evento è stato definito una vera e propria “Cernobbio
dell’export”, non da noi ma dal Corriere della Sera – ribadisce Zurino – è un luogo fisico e una piattaforma
multichannel di confronto sul Made in Italy tra i più rilevanti player italiani e stranieri. Questa terza edizione sarà
quella del consolidamento e della ripartenza, dell’Italia e del Sud, dopo lo stop della pandemia. C’è una volontà
incredibile da parte di tutti: imprenditori, politici, investitori. E Marsala sarà il luogo e il momento giusto per dire,
finalmente: siamo pronti, siamo l’Italia!”