Giunto alla sua terza edizione, il Mercurio Festival si consolida sul panorama nazionale ricevendo il riconoscimento del Ministero della cultura e di Scena Unita, distinguendosi come il primo festival multidisciplinare in Italia che coinvolge gli artisti nella direzione (artistica) da prendere di edizione in edizione. Tutti gli anni, infatti, avviene un passaggio di testimone: ogni artista dell’edizione precedente si confronta con i curatori del festival nominando gli artisti per la nuova edizione, lasciando poi a Babel la cura dei singoli progetti proposti da chi ha accettato l’invito di salire su Mercurio.
“Mercurio è in qualche modo un esperimento artistico e sociale, il suo meccanismo stimola il riconoscimento tra gli artisti, traccia direzioni sempre nuove e ci permette di scoprire artisti fuori dalla nostra sfera di conoscenza.” afferma Giuseppe Provinzano, ideatore e curatore dell’Associazione Babel.
Avvenuto il secondo passaggio di testimone, dai protagonisti del festival 2020 agli artisti in programma per l’edizione 2021, dal 24 settembre al 2 ottobre i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo tornano a essere la casa del Mercurio Festival con un programma all’insegna della fluidità, che si arricchisce ogni anno di nuovi linguaggi della scena contemporanea internazionale.
Michela Lucenti e Francesca Pennini sono tra le protagoniste del festival che quest’anno vede la presenza di molte artiste donne. Concerto Fisico, spettacolo che è diventato un cult della compagnia Balletto Civile, è una partitura fisica e vocale coreografata e interpretata dalla Lucenti che, attraverso il gesto, ripercorre la storia del collettivo nomade di performers che ha cercato di codificare il proprio linguaggio in un metodo che parte dal corpo. In scena il 2 ottobre nello Spazio Tre Navate. Nello stesso spazio giovedì 30 settembre Collettivo Cinetico presenta O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo con Francesca Pennini e Andrea Amaducci. Una performance modulare che riflette sul contenuto dinamico dell’istante formale, sulla complessità coerente della percezione lampante, sulla struttura filtrante del feedback in linguaggi differenti.
La danza, declinata nelle più varie forme – teatrodanza, performance, azione scenica – è una forte presenza di questa terza edizione. Cinque in totale le produzioni che arrivano al Tre Navate. Domenica 26 settembre in anteprima nazionale la compagnia francese K-Danse diretta da Jean-Marc Matos presenta Myselves un assolo introspettivo e metafisico interpretato dalla danzatrice Marianne Masson.Charlotte Zerbey e Alessandro Certini saranno in scena il 30 settembre con Canto XXIX “di palesarvi a me non vi spaventi” una produzione Company Blu ispirata al XXIX Canto dell’Inferno della Divina Commedia con cui la compagnia contribuisce alle celebrazioni per Dante Alighieri nel 2021. Company Blu inoltre propone un workshop per performers dal titolo The Gate – Il Corpo dal 25 settembre al 1 ottobre, il cui esito sarà presentato venerdì 1 ottobre in Piazza Bausch.
Venerdì 1 ottobre andranno in scena anche Marta Oliveri e Loredana Canditone in Trespass_ processing an emerging choreography una perfomance di Marta Oliveri che vive dell’energia e delle caratteristiche dello spazio in cui è eseguita, cambiando di volta in volta.
La compagnia Berardi Casolari, Riserva Canini, Burambò e Deniz Ozdogan sono i nomi della scena teatrale presenti al Mercurio Festival. Amleto Take Away inaugura l’apertura del festival il 24 settembre sul palcoscenico dello Spazio Tre Navate. Uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari che scelgono Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, come personaggio pretestuoso per indagare diversi aspetti della crisi dei valori di questa epoca. Sabato 25 settembre il teatro si sposta a Spazio Franco per Daria Paoletta che con Amore e Psiche, lavoro vincitore del Premio Eolo Awards, prodotto dalla compagnia Burambò, coinvolge un pubblico vastissimo: dai 6 ai 99 anni! A seguire lo stesso giorno sarà la volta di un’altra donna sulla scena: Deniz Özdoğan in Instambulbeat un canto alla sua città, un tentativo di riconnessione, un atto di riscrittura magica della propria storia in questa fase così violenta che sta attraversando la Turchia. Mercoledì 29 settembre andrà in scena al Tre Navate Talita Kum di Riserva Canini, con Valeria Sacco per la regia di Marco Ferro. Uno spettacolo che gioca sull’illusione del corpo, e s’interroga sul suo esserci e non esserci. Inoltre 5 discorsi x distruggere me di Margherita Ortolani è lo spettacolo teatrale fuori programma selezionato da Babel e Spazio Franco che anticiperà l’apertura del festival in una “Anteprima Mercurio” giovedì 23 settembre allo Spazio Tre Navate in anteprima nazionale.
Molto spazio al Mercurio Festival ha anche l’arte visiva: venerdì 24 settembre Alessandra Tudisco con Oggi è il mio giorno più bello accompagna il pubblico in una performance itinerante che dall’ingresso dei Cantieri giunge fino allo Spazio Franco. Questo progetto è un divenire che culmina nella video installazione documentaria della processione festiva partecipata, che sarà visitabile mercoledì 29 settembre. Home sweet Home è il titolo ironico dell’opera di Adrián Castañeda, artista spagnolo impegnato nell’analisi sulle dinamiche di potere che governano il mondo occidentale. In controtendenza all’arte che strizza l’occhio, l’opera che presenta al Mercurio Festival il 24 settembre, non vuole accogliere il pubblico ma forzarlo a una riflessione attraverso 400 immagini recuperate con Google Street View dai centri di detenzione per stranieri di tutta Europa montate su una recinzione metallica di dieci metri che ostacola il libero fluire degli avventori al festival. Nello Spazio Marceau inaugura lo stesso giorno l’installazione Fantasmagoria di Virgilio Villoresi, cineasta invitato al festival da Omar Rashid ed Elio Germano per la sua qualità visionaria di matrice fortemente analogica. Il 26 settembre Spazio Franco ospita in anteprima nazionale Come spiegare il femminismo a un merluzzo morto performance dell’artista spagnola Blanca Matias che richiama il celebre “Come spiegare i dipinti a una lepre morta” di Joseph Beuys e in cui l’animale diventa interlocutore di un dialogo impossibile sul femminismo.
Quattro i live set A/V nel programma di Mercurio: il 24 settembre in anteprima nazionale Perpetuum Mobile, performance cinetica del sound artist Enrico Ascoli che ricrea all’interno di Spazio Franco una dimensione sonora onirica e surreale. Ancora in anteprima nazionale LOREM con Compression of time il 25 settembre da ZAC – Zisa Arti Contemporanee. Al De Seta invece Sintesi del polistrumentista Alessandro Baris e Nidradi OTOLAB, entrambi il 2 ottobre.
Il palcoscenico del Cinema De Seta ospita anche venerdì 1 ottobre il concerto del gruppo Orelle Quartet composto da Elisabetta Pasquale voce e contrabbasso, Alessandro Presti tromba, Gianluca Massetti pianoforte e tastiere, Evita Polidoro batteria e percussioni.
A chiusura del Mercurio Festival domenica 3 ottobre un fuori programma: il closing concert del cantautore Paolo Benvegnù “Dell’odio dell’innocenza tour”.
Mercurio Festival è un progetto di Spazio Franco, prodotto da Associazione Altro e AssociazIone Babel, con LATITUDINI, Palermo Suona e FAT SOUNDS.
Con il sostegno di Ministero della cultura, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo Regione Siciliana, Assessorato alle CulturE e alla Partecipazione democratica Comune di Palermo.
E con SCENA UNITA – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.