Quello di Calaforno in provincia di Ragusa è stato l’ultimo di una serie impressionante di incendi che quest’anno hanno devastato il patrimonio boschivo siciliano.
Premesso che ci sono, in parecchi casi, criminali scellerati da schiaffare in galera e che c’è la necessità di un inasprimento immediato delle pene da discutere in sede legislativa e per cui mi impegno da subito, credo sia evidente come in questi ultimi anni si siano accumulati ritardi sul tema della prevenzione.
Dobbiamo aumentare e rimodulare le risorse, ad ogni livello, per prevenire le conseguenze più disastrose degli incendi, qualsiasi sia la loro natura. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei boschi, le linee tagliafuoco, la bonifica delle aree secche a rischio e i controlli sul territorio serve di più e meglio di quanto fatto finora e vale anche per la legislatura regionale in corso. Credo sia il momento di una sana autocritica collettiva e di dimostrare da subito che possiamo fare di più per proteggere il nostro splendido patrimonio naturale oltre ovviamente alle vite delle persone, agli insediamenti rurali, agli animali che incolpevoli muoiono tra le fiamme. La pandemia non è una scusa per l’impreparazione di queste settimane. Aggiungo che da settembre il gruppo della Lega Sicilia all’Ars si farà promotore di un grande piano di rimboschimento in tutta la Sicilia.