Premesso che
- diverse richieste di allaccio idrico presentate dai cittadini per immobili siti in alcune zone della città ed in particolare nelle Contrade Digerbato, Birgi e San Leonardo sono state rigettate con contestuale concessione di autorizzazione al prelievo di acqua potabile presso i serbatoi comunali con mezzi propri (autobotte propria dichiarata idonea allo scopo dall’Ufficiale Sanitario);
- il diniego di concessione di autorizzazione all’allaccio idrico non è stato motivato con precisi elementi giustificativi, essendo state fornite vaghe spiegazioni attinenti una scarsa quantità di acqua nonché limitata pressione nelle condutture idriche dalle quali dovrebbero approvvigionarsi gli immobili siti nella suddette Contrade e zone limitrofe;
- l’Art. 3 del Regolamento per la distribuzione dell’acqua potabile prevede che “l’Amministrazione Comunale può limitare il numero delle concessioni o il quantitativo richiesto a suo insindacabile giudizio”
- in virtù di quanto stabilito dal suddetto Regolamento la decisione sull’autorizzazione per l’allaccio idrico non può quindi derivare da mere valutazioni discrezionali da parte degli uffici comunali, stante che l’eventuale diniego di concessioni in alcune zone/contrade della città deve essere giustificato e supportato da uno specifico provvedimento in tal senso adottato dall’Amministrazione comunale;
Tutto ciò premesso,
si chiede
- di rendere noto quale sia la direttiva dell’Amministrazione comunale a supporto della quale gli uffici comunali hanno rigettato le domande di allaccio idrico per gli immobili siti nelle Contrade Digerbato, Birgi, San Leonardo e zone limitrofe;
- nell’eventualità in cui non sussista alcun provvedimento al riguardo da parte dell’Amministrazione comunale, di evidenziare gli elementi sulla scorta dei quali gli uffici comunali assumano la responsabilità di negare le autorizzazioni di allaccio idrico in determinate zone della città;
