Abbiano un dovere civico, politico e morale: non far precipitare di nuovo la Sicilia in zona gialla. Faccio un appello a tutta la classe dirigente nazionale, regionale e ad ogni singolo cittadino.
Gli ultimi dati ci dicono che i posti letto in ricovero ordinario occupati da pazienti Covid raggiungono il 13%, mentre quelli in terapia intensiva il 7,5%. Le soglie da non superare sono, rispettivamente, il 15% e il 10% e se queste soglie venissero superate entro giovedì prossimo ci ritroveremmo da lunedì 16 agosto in zona gialla. Le restrizioni in realtà non sono molte ma il danno di immagine rischia di essere enorme e di far concludere malissimo una stagione turistica che fin qui è andata abbastanza bene. E’ poi insopportabile lo stress psicologico che deriva dallo spauracchio del “giallo” e l’allarmismo che continua sulla stampa. In questi pochi giorni abbiamo l’occasione di godere in pieno della nostra estate aumentando la prudenza degli atteggiamenti in maniera da limitare i contagi. Abbiamo la necessità di chiudere il capitolo sbarchi di clandestini che il governo nazionale ancora e purtroppo fatica a contenere. Abbiamo l’obbligo di mettere il personale sanitario nelle condizioni di lavorare ancora meglio e verificare la disponibilità di ogni singolo posto letto negli ospedali: a chi gestisce la sanità siciliana chiedo un ulteriore scatto di orgoglio e di abilità per garantire che la Sicilia resti zona bianca per tutto agosto. Non sono giornate, queste, che consentono distrazioni, cali di tensione o ferie per chi è impegnato a garantire che la Sicilia rialzi la testa anche grazie al turismo estivo, né a Roma né a Palermo. Infine mi sembra ovvio che se da un lato riusciremo a dimostrare il massimo impegno per gestire una situazione ancor complessa, dall’altro venerdì il Comitato Tecnico Scientifico per nessuna ragione al mondo debba perdersi appresso a un decimale. La parola d’ordine per tutti è che la Sicilia resti zona bianca, la Lega Sicilia lavora in questi giorni esclusivamente per questo con ogni suo rappresentante, amministratore e dirigente.