Domani 7 agosto ricorre la festa di Sant’Alberto degli Abati, patrono della città di Trapani, primo santo carmelitano ad essere elevato agli onori degli altari e indicato come patrono dell’Ordine nel mondo.
Questa mattina, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale don Alberto Genovese nel Santuario della Madonna di Trapani si è tenuto il rito della benedizione dell’acqua con la distribuzione del cotone rimasto a contatto con la reliquia del cranio del Santo contenuta nella statua in argento di Vincenzo Bonaiuto.
Questa sera intorno alle 19.30 si terrà il rito della benedizione dell’acqua anche nella parrocchia di Sant’Alberto che accoglie la statua di Sant’Alberto della Marinella, cioè della “marina piccola”. Si tratta di una statua rivestita in argento fatta realizzare dai pescatori del rione San Pietro dopo la fine della peste del 1624 che veniva esposta in via Biscottai nel centro storico.
Domani per la festa del Santo, alle 7 presso il Santuario della Madonna di Trapani presiederà l’eucarestia l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano.
Il solenne pontificale presieduto dal vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli si terrà alle ore 18.30 con la consegna simbolica delle chiavi della città da parte del sindaco Giacomo Tranchida al Santuario ( non è possibile infatti effettuare il tradizionale trasporto nel centro storico per le norme di contenimento sanitario anti-covid19) . La celebrazione sarà trasmessa in diretta sui canali Youtube e Facebook della Diocesi di Trapani e grazie alla disponibilità del gruppo editoriale di Telesud Trapani, anche sui canali 518 e 118 del digitale terrestre.
Alle ore 20.30 circa infine, il vescovo e le autorità cittadine si sposteranno davanti all’immagine di Sant’Alberto all’inizio di via Fardella dove si terrà la sfilata dell’associazione tamburistica “Vento di tramontana” e l’omaggio florale al santo con la benedizione del vescovo alla città.
Per la festa del Santo, inoltre, domani riapre dopo dei lavori di restauro, la Chiesa di Sant’Alberto dei bianchi ad Erice dove da ora in poi sarà collocata la Statua del santo carmelitano che si trovava all’aperto, nella piazza della Chiesa di San Giuliano. Per l’occasione si terrà un convegno su Dante nel 700simo anniversario della morte: interverranno Anna Pia Viola, direttrice del Museo diocesano di Trapani sulla lettera di papa Francesco CANDOR LUCIS AETERNAE e Gaetano Stellino, ricercatore e docente che si soffermerà sul rapporto tra Dante e Federico III d’Aragona, fondatore del Duomo di Erice. L’incontro si terrà alle 19 nella Chiesa che sarà riaperta al pubblico. Secondo la tradizione la Chiesa di Sant’Alberto dei bianchi fu fondata già nel 1371, ed è tra le prime innalzate in onore del Santo. Nel 1423, è documentata come già esistente da tempo. La Compagnia dei Bianchi – a cui potevano essere ammessi solo uomini di comprovata nobiltà – ne assunse il patronato fin dalla sua istituzione nel 1568. Adibita ad altri usi nel secolo XX è stata riaperta nel 2007, nell’anno giubilare del Santo, nell’ambito del progetto “Erice la Montagna del Signore”. Recentemente è stata sottoposta ad un nuovo intervento di restauro.