Il progetto “Percorsi di memoria” convince e il Museo Riso si aggiudica un finanziamento del Ministero della Cultura per l’acquisizione di opere di arte contemporanea nell’ambito del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2020.
“Il progetto – dice Luigi Biondo, Direttore del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – prevede l’acquisizione di opere realizzate da artisti di livello internazionale, presenti in Sicilia negli ultimi due decenni, che hanno lavorato in stretta relazione con la stratificata storia del territorio affrontando temi legati alla memoria, alla morte, al corpo come energia, potenza vitale, portatore di storia, materia viva. Lo sopo delle acquisizioni proposte, in dialogo con le opere già presenti in collezione, è quello di conservare e trasmettere, attraverso nuove modalità di valorizzazione, le tracce di una produzione artistica che è al tempo stesso espressione e fonte di interpretazioni “altre” realtà contemporanee cosicché possano essere occasioni di sviluppo per il futuro”.
“Dopo l’acquisizione del primo nucleo di opere della collezione permanente realizzata grazie al budget messo a disposizione dalla Regione per la nascita del Museo, non ci sono stati ulteriori finanziamenti e la collezione si è arricchita grazie all’attività del Museo, ai progetti di residenza e alle donazioni. Per restare presenti nel dialogo artistico internazionale – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è necessario potenziare l’arte contemporanea in Sicilia attualizzando la ricerca sulle forme e sui linguaggi visivi e sulla loro forza poetica e comunicativa che ci aiuta a meglio comprendere il nostro presente. Il finanziamento ottenuto dal CIS negli ultimi mesi, peraltro, restituisce centralità al Museo Riso creando una forte interazione e integrazione con il centro storico di Palermo”.
Il progetto prende le mosse dalla missione del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo che prevede la costruzione di un sistema dell’arte contemporanea in grado di mettere in rete le varie realtà del territorio e riallacciare le fila di un percorso che prevede oggi di tracciare nuovi percorsi. L’idea, sperimentale, è rivolta alla musealizzazione e storicizzazione filologica delle opere da acquisire che vengono selezionate in collegamento con la collezione permanente del Museo, nell’ottica di ampliarla per dotarla di un nuovo nucleo storico, più strettamente legato alle esperienze nazionali e internazionale che hanno segnato l’attività culturale ed espositiva degli ultimi anni nell’isola. Filo rosso sarà il legame delle opere con il territorio, l’obiettivo quello di collegare generazioni differenti di artisti, portatrici di nuovi sguardi e nuove visioni del territorio e dei contesti nei quali si sono trovate ad operare; memorie individuali che diventano narrazioni collettive.
Il progetto prevede anche, per la parte specificatamente dedicata alla valorizzazione, la predisposizione di un modello di archiviazione delle opere da acquisire; una concezione contemporanea di Archivio come attivatore di storie e di nuove comunicazioni, nell’ottica della costituzione di un osservatorio permanente, per archiviare, mappare e valorizzare le produzioni d’arte contemporanea realizzate in Sicilia e internazionalizzarne la diffusione.