Fu una campagna di indagini condotta oltre dieci anni fa dalla Protezione civile a fare scattare l’allarme. A Ucria, piccolo centro montano dei Nebrodi, diversi fabbricati che sorgono in contrada Santa Caterina presentavano lesioni più o meno accentuate, tracce inequivocabili di movimenti franosi silenti ma da non sottovalutare. Anche quest’area del Messinese, d’altronde, è stata classificata ad alto rischio per la vulnerabilità del proprio suolo ed è per questo che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha deciso di intervenire senza indugi.
La Struttura commissariale, diretta da Maurizio Croce, ha così finanziato con due milioni e 250 mila euro i lavori di consolidamento e ha appena pubblicato la gara per affidarli. Le offerte potranno essere presentate entro il prossimo 29 luglio. Si tratterà di porre un argine ai cedimenti che interessano un intero versante, quello che accomuna la zona del cimitero comunale e, appunto, la popolosa contrada Santa Caterina. In mezzo, due arterie importanti che rischiano, anche loro, di essere coinvolte dai dissesti: la circonvallazione che conduce all’ex quartiere Pirato e la strada provinciale 116 che collega Capo d’Orlando a Randazzo.
Così come prevede il progetto, le maestranze dell’impresa che si aggiudicherà l’incarico saranno chiamate a costruire due grosse strutture di contenimento. Si tratta di paratie di pali di cemento armato che misureranno rispettivamente 160 e 270 metri, posizionate l’una a monte e l’altra a valle. Serviranno ad assicurare stabilità agli edifici che dovranno anche essere messi al riparo dalle incontrollate infiltrazioni d’acqua piovana. Sarà, dunque, realizzato un nuovo sistema di raccolta per agevolare il deflusso nei canali di scarico. Previsto, infine, il rifacimento di un tratto di condotta fognaria lì dove i lavori richiederanno la demolizione di quella esistente.