La Cia Sicilia Orientale torna a puntare l’attenzione sull’annosa situazione dei Consorzi di bonifica siciliani.
Uno degli aspetti più complessi riguarda l’ammontare dei debiti accumulati che, secondo la CIA Sicilia orientale “per i ruoli pregressi da riscuotere ammontano a 60 milioni di euro mentre quelli complessivi superano i 120 milioni di euro e paga soltanto il 40% degli utenti”.
L’enorme pregresso accumulato, da un lato, diventa insostenibile per gli agricoltori senza, dall’altro, alimentare le entrate dei Consorzi di Bonifica che registrano ogni anno pagamenti inferiori a quanto dovuto. In questa situazione, inoltre la sospensione dei ruoli fino al 30 Novembre 2020, così come sancito dalla legge finanziaria del 2020, secondo la CIA “non solo è stata priva di efficacia ma addirittura ha spostato il problema aggravandolo”.
Eppure in questo contesto, la Regione Sicilia starebbe ipotizzando un ulteriore aumento dei ruoli dei consortili di circa il 20%.
In più ci sono i ricorrenti problemi della rete di distribuzione. Come in passato ha evidenziato la stessa Cia, “alcuni invasi in Sicilia mostrano una grave carenza di volumi invasati tale da rendere la distribuzione irrigua abbastanza problematica con le mancate manutenzioni sulle condotte e sui canali, oltre le insufficienze strutturali di molti invasi che per ragioni di sicurezza non possono andare oltre il limite consentito di invasamento”.
Per tale motivo, già mesi fa, la confederazione degli agricoltori aveva proposto la creazione di gruppi di lavoro emergenziale per definire le criticità esistenti e gli interventi prioritari necessari per limitare i rischi di una difficile stagione irrigua e la sospensione di tutti i ruoli per un periodo di sei mesi.
Ora la richiesta da parte dei vertici della Cia Sicilia Orientale di un incontro con l’assessore regionale al ramo, Toni Scilla. “Reiteriamo la richiesta urgente di un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Toni Scilla per discutere della generale questione della bonifica in Sicilia – dice il presidente di Cia Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro – mentre attendiamo da decenni una riforma solo annunciata, che rischierebbe comunque di essere un salto nel buio”.
“La distribuzione irrigua è a rischio – conclude Giuseppe Di Silvestro – gli interventi di manutenzione sulle condotte e sui canali, oltre che le gravi insufficienze strutturali in molti invasi presuppongono una reale programmazione condivisa nell’individuazione degli interventi e degli obiettivi. La Regione deve esprimere un percorso di chiarezza ed interventi risolutivi. Si proceda alla sospensione del decreto dirigenziale e di tutti i ruoli per un periodo di sei mesi per istituire una task force che faccia una volta per tutte chiarezza sullo stato dell’arte, proponga un ricalcolo delle tariffe in modo razionale e trasparente e constati la reale volontà sull’intervento finanziario che la Regione deve disporre per sanare il pregresso dei Consorzi di bonifica”.