A Palazzo Belmonte Riso, mercoledì 30 giugno, la presentazione del libro di Angelo Di Liberto “Confessione di un amore ambiguo”. Un romanzo che arriva diretto al cuore. A seguire il Finissage della mostra “Vivere” nella Cappella dell’Incoronata. Organizza l’Inner Wheel Club Terrae Sinus proponendo anche un viaggio nelle eccellenze gastronomiche.
È ambientata a Palermo la storia di Lauri, chirurgo sposato da 12 anni con Alma, disegnatrice. La loro è la storia di un amore assoluto che si sviluppa nella loro splendida villa Ducrot in riva al mare, una delle dimore più misteriose del capoluogo siciliano appartenente a una antica famiglia di origini francesi. Una vita tranquilla che viene scossa dall’improvvisa scomparsa di Alma che, quasi a confermare il sonno agitato di quella strana notte di Lauri, fa perdere le sue tracce, portando con se qualche gioiello, alcuni disegni e un tailleur grigio. Da quel momento è un susseguirsi di immagini che, come la notte in cui l’amata si dilegua, pescano nella memoria cercando una risposta a quanto sta accadendo. I personaggi che si muovono attorno a lui comporranno un mosaico di emozioni che rendono “Confessione di un amore ambiguo” (Centauria Editore) di Angelo Di Liberto un romanzo dalla non comune eleganza, con la capacità di creare il pathos indispensabile per vivere con loro quanto sta accadendo.
La presentazione del libro alle 17.30 di mercoledì 30 giugno a Palazzo Belmonte Riso, in via Vittorio Emanuele 356. Insieme all’autore, saranno presenti Luigi Biondo, direttore del Museo d’arte moderna e contemporanea di Palermo, e Serenella Bucca Munacò, presidente dell’Inner Wheel Club Terrae Sinus, l’organizzazione che promuove l’evento con la collaborazione di Rosalba Bommarito della stessa associazione. Modera la giornalista Gilda Sciortino.
Dopo la presentazione ci si sposterà nella Cappella dell’Incoronata, in via Incoronazione 11 per il finissage della mostra “Vivere” dell’artista Luciana Picchiello, curata da Lorenzo Canova.
«Sarà un bel pomeriggio – spiega Luigi Biondo – perché celebreremo due importanti momenti culturali: uno è quello con Angelo Di Liberto, che mi ha fatto piacere conoscere in quanto lo ritengo un autore di grande spessore e dalla sensibilità veramente unica. Per il finissage della mostra di questa artista molisana, poi, ci sposteremo nella Cappella dell’Incoronata, chiesetta normanna dove Luciana Picchiello ha sistemato dei contenitori di metallo che ci riportano alla memoria Auschwitz e la Shoah. Scendendo nella cripta, che ha le fondamenta dell’antica Palermo, potremmo ammirare due opere dedicate alle Catacombe dei Cappuccini. Alla vicina chiesetta è, poi, collegata una loggetta all’aperto che guarda le torri della Cattedrale; un luogo magico dove vivremo la seconda parte, altrettanto emozionante, di questo pomeriggio. Due momenti che si inquadrano nel percorso che, da luglio a fine anno, ci vedrà impegnati ad animare spazi come Palazzo Belmonte Riso, l’Albergo delle Povere, il Palazzo D’Aumale di Terrasini, solo per fare qualche esempio, avendo sempre come filo rosso che ci ispira e crea sinergie il tema dell’identità siciliana, che noi svilupperemo attraverso mostre, presentazioni di libri, concerti. Il tutto in chiave moderna, ma con uno sguardo al passato, la nostra memoria. Ulteriore valore aggiunto il fatto che siamo l’unico museo di arte contemporanea pubblico da Napoli in giù. Un valore unico che, soprattutto in questo delicato momento della nostra storia, ci vede impegnati per riaprire i luoghi della cultura con un’offerta sempre più qualificata e diversificata, sempre nell’assoluto rispetto di tutte le regole”.
«Un evento che s’inserisce nel quadro delle attività culturali e nei tanti nostri progetti di service. Quest’anno – afferma Serenella Bucca Munacò – la tematica scelta dal presidente nazionale è “Lead The Change (Guidare il cambiamento)” ed è con questa prerogativa che intendiamo promuovere la bellezza autentica e libera volta a educare al rispetto. La presentazione di questo libro s’inserisce perfettamente in questo percorso, al quale si aggiunge un’altra tessera di questo mosaico e cioè il finissage della mostra nella Cappella dell’Incoronata, spazio fortemente evocativo dove sono esposte opere scultoree, installazioni e fotografie con le quali l’artista racconta gli orrori della Shoah, testimonianza degli orrori che si rinnovano quotidianamente nel Mediterraneo. Così come scrive il curatore “il senso della mostra non é solo quello della fine, ma anche quello della possibilità di vita e di rinascita dopo un vero e proprio limbo emotivo vissuto con il periodo pandemico e post-lockdown».
Un’esperienza, quella in programma, che coinvolgerà tutti i sensi dal momento che sarà arricchita dalla possibilità di gustare i vini della Cantina Sibiliana (Petrosino –Trapani) e i formaggi tipici del Caseificio Tripi (Marcatobianco-Castronovo di Sicilia).
L’AUTORE
Angelo Di Liberto è nato a Palermo e ha studiato alla Fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. Ha seguito i corsi di “Actor’s Training” e “Script Analysis” all’Actor’s Center di Michael Margotta a Roma. Dal 2017 tiene una rubrica settimanale di approfondimento letterario sulle pagine di Palermo de “La Repubblica” e in rete ha fondato la comunità di lettori consapevoli “Billy. il vizio di leggere – Il gruppo”, seguita attivamente da oltre venticinquemila persone.Dal 2016 ha dato vita a “Modus legendi”, l’iniziativa che ha portato in classifica nazionale autori e libri di qualità e nel 2019 a “Exordium”, per sostenere il miglior esordio letterario dell’anno. Nel 2017 ha pubblicato “Il Bambino Giovanni Falcone” (Mondadori) da cui è stato tratto il cortometraggio, per il quale è sceneggiatore, “U Muschittìeri”, per la regia di Vito Palumbo, coprodotto da Rai Cinema con sostegno di Apulia Film Commission. Nel 2018 ha pubblicato “Confessione di un Amore Ambiguo” (Centauria Libri), con la fascetta di Amélie Nothomb, lanciando la collana “Fiction”.Nello stesso anno ha scritto un racconto, “Dio è un albero” per Futuradel Corriere della Sera. Ha curato la redazione di due libri di Amélie Nothomb, “I Nomi Epiceni” e “Sete”, per l’editore Voland, e lavora come editor presso alcune case editrici indipendenti. Ha scritto la prefazione a due libri per ragazzi, “La storia di Cici, giraffa vanitosa” e “Edipo Re”, per l’editore “Il Compleanno delle Balene”. I suoi racconti sono apparsi in quotidiani e antologie. L’ultimo è uscito nel novembre 2020 nella raccolta “Nuvole Corsare – racconti per Pier Paolo Pasolini”, per l’editore Caffèorchidea. Attualmente ha ricevuto l’incarico di direttore artistico di “Borghetto del Libro”, fiera de11’editoria di qualità che si è svolta a Valeggio sul Mincio dal 4 al 6 giugno scorsi.