Otto fermi sono stati eseguiti da carabinieri del Noe, Guardia di finanza e Dia, in diverse province italiane, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Agrigento sulla governance della Girgenti Acque, l’ente gestore del servizio idrico integrato della provincia della Città dei Templi. Durante l’operazione, denominata ‘Waterloo’, sono stati anche sequestrati beni per complessivi 18 milioni di euro.
I reati ipotizzati dalla Procura, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale. Secondo l’accusa, le indagini avrebbero “permesso di accertare l’esistenza di una associazione a delinquere che operava in seno alla governance della società Girgenti Acque Spa”. “Al vertice del sodalizio criminale – scrive la Procura di Agrigento – l’imprenditore Marco Campione, già presidente del Cda di Girgenti Acque e amministratore di fatto delle società ‘Gruppo Campione'”.
Le indagini condotte dalla polizia giudiziaria hanno coniugato classiche procedure investigative d’intercettazione, telefoniche, ambientali e di servizi di osservazioni, controllo e pedinamento, ad un’attenta attività di verifica di bilanci societari e flussi finanziari.