E’ stata di circa il 75 per cento l’adesione allo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico locale indetto per 24 ore da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, per chiedere il rinnovo del contratto.
A Catania e Palermo si sono tenuti due presidi dei lavoratori delle aziende urbane ed extraurbane private e pubbliche della Sicilia. A Palermo il sit in si è tenuto davanti la sede dell’assessorato regionale all’Economia in via Notarbartolo perché le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl Faisa Cisal e Fast Confsal hanno chiesto al governo regionale una soluzione sulla vertenza Ast, “e soprattutto di togliere la zavorra all’Azienda siciliana Trasporti, di proprietà della Regione, che continua ad essere penalizzata da una norma regionale che da più di 10 anni impone il divieto di assunzioni e progressioni di carriera”. I sindacati sono stati ricevuti dal Capo di gabinetto dell’assessorato all’Economia, dal ragioniere generale della Regione e dal dirigente dell’Ufficio enti e società~partecipate. “”Abbiamo chiesto al governo regionale di attivarsi e fare la sua parte nei confronti delle associazioni datoriali del TPL Asstra, Anav e Agens – spiegano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Fast Confsal -, per sensibilizzarle a chiudere quanto prima il confronto sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranviari.
Contestualmente, sulle problematiche Ast spa, sblocco di assunzioni e progressioni di carriera, la Regione si è assunta l’impegno di proporre al parlamento regionale una modifica normativa che riguarda tutte le aziende partecipate e che consenta di superare i vincoli della normativa del 2010. Assunto un impegno anche a proseguire il confronto con le parti sociali fino al raggiungimento di questi obiettivi”.