IL SINDACO GRILLO CHIEDE ALL’ASP IL RIPRISTINO DELL’OSPEDALE DI MARSALA IN TEMPI CELERI
Si è tenuta ieri pomeriggio la Conferenza dei Sindaci della provincia di Trapani alla presenza del commissario straordinario dell’Asp Paolo Zappalà, del vice sindaco, Paolo Ruggieri, e del presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, per parlare della situazione sanitaria della provincia e per affrontare insieme le problematiche legate all’ospedale di Marsala in una chiave di riprogrammazione provinciale.
È stata l’occasione per affrontare le molte criticità dell’ospedale ‘Paolo Borsellino’ registrate dalla comunità marsalese e ribadite con forza in queste settimane dal Consiglio Comunale e dall’Amministrazione Grillo.
“In particolar modo ho fatto mio il malessere dei cittadini e dei consiglieri Comunali rispetto ai numerosi disservizi registrati in questi mesi – dice il sindaco Grillo – Ho chiesto al commissario Zappalà tempi certi per un ritorno graduale alla piena operatività di tutti i reparti del Nosocomio marsalese”.
Il commissario Zappalà ha risposto assicurando il ripristino al primo piano dell’ospedale di 20 posti letto per l’attività ordinaria e 2 sale operatorie già dal 10 giugno. “Ho, inoltre, chiesto e ottenuto che si programmasse a breve un tavolo tecnico ristretto ai soli sindaci delle città sede di presidi ospedalieri e al commissario Zappalà per riprogrammare insieme i servizi della rete sanitaria provinciale – aggiunge Grillo – e così come richiesto dal Consiglio Comunale, l’individuazione di un altro presidio ospedaliero da destinare ad ospedale covid. Abbiamo bisogno di sapere da subito se e come l’Asp ha intenzione di ridistribuire reparti e servizi nei vari ospedali della provincia”.
Nelle more di un graduale ritorno alla normalità il sindaco Grillo ha poi chiesto risposte celeri rispetto ad altri due aspetti che hanno creato seri disservizi e sofferenza negli utenti marsalesi.
“Ho chiesto di aumentare il numero di medici in servizio al pronto soccorso di Marsala e di fornire il nostro ospedale di un centro di sanificazione per i mezzi di soccorso. Non è accettabile che una comunità che con grande spirito di servizio ha letteralmente donato al territorio provinciale il proprio ospedale, debba pure subire la mortificazione di tempi lunghissimi di attesa negli unici reparti ordinari ancora aperti, per mancanza di personale o perché si devono attendere le ambulanze che vengono sanificate altrove”.