Vaccinare nel più breve tempo possibile, vaccinare tutti. Anche gli “invisibili”, quei soggetti senza fissa dimora che, proprio per questo, è più difficile tracciare e individuare, anche se sono i più esposti al pericolo di contrarre il Covid-19.
Se poi si vaccina in un luogo d’arte, alla concretezza del gesto si unisce anche un forte valore simbolico.
Proseguirà domani, mercoledì 26 maggio a partire dalle 15, la campagna vaccinale dei senzatetto a Villa Zito, che, in attesa di riaprire al pubblico, ha trasformato alcune sale della pinacoteca in un Centro vaccinale dedicato a chi vive per strada e ha più di 60 anni.
Fondazione Sicilia aderisce così all’iniziativa “Accanto agli ultimi” – lanciata dal governo regionale, in collaborazione con il Comune e la Croce rossa italiana – che parte proprio dal capoluogo in via sperimentale. E, aspettando il vaccino, gli ospiti potranno conoscere qualcosa in più sulla pinacoteca e sulla stessa Villa, attraverso gli operatori museali di Civita Sicilia.
Tre le postazioni che saranno attivate, con una sala d’attesa pre e post vaccino.
“La diminuzione dei contagi e la risposta alla campagna vaccinale mostrano quanto sia importante che ognuno faccia la propria parte nella lotta alla pandemia. E soprattutto – afferma il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – quanto sia fondamentale non lasciare indietro nessuno. Nel corso di questo periodo così difficile, Fondazione Sicilia si è fatta promotrice di campagne mirate al contrasto al virus ma anche al supporto alle famiglie e agli studenti più in difficoltà. Il vaccino ai senzatetto a Villa Zito è un tassello fondamentale per la rinascita di tutta la comunità”.
Seicentotrenta in meno di un mese gli immunizzati nell’ambito della campagna “Accanto agli ultimi”. Dal 26 aprile – data delle prime somministrazioni a una decina di senzatetto alla Domus Carmelitana di Ballarò, cui è seguito il primo turno di vaccinazioni a Villa Zito – a oggi sono stati 14 gli appuntamenti vaccinali che hanno riguardato persone senza fissa dimora, ma anche residenti in quartieri periferici della città che vivono situazioni di emarginazione e disagio sociale.
“Villa Zito è una cornice straordinaria – afferma il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa -. A nessuno dovrebbe mai essere preclusa la bellezza e lo stesso vale per i vaccini: nessuno dovrebbe mai restare al di fuori delle più basilari esigenze sanitarie. Prendersi cura delle persone significa anche andare loro incontro. Farlo in una sede magnifica come quella della Fondazione Sicilia diventa un omaggio a chi ha molto sofferto e si sente abbandonato. Non necessariamente si dev’essere tagliati fuori da ogni circuito culturale o sanitario solo perché si vive in condizioni di povertà o marginalità sociale. L’imperativo per noi resta vaccinare tutti, nessuno escluso”.
Ospedali, buoni spesa, pasti caldi e scuola: le iniziative di Fondazione Sicilia per contrastare gli effetti del Covid-19
Molteplici sono state le iniziative di supporto al territorio promosse da Fondazione Sicilia in quest’anno di pandemia. A cominciare dalla campagna “SOS Coronavirus Sicilia”, una raccolta fondi in favore degli ospedali che ha visto la partecipazione di testimonial d’eccezione e di artisti che hanno messo all’asta le proprie opere per contribuire alla causa.
Con gli ex giocatori del Palermo, capitanati da Federico Balzaretti, Fondazione Sicilia ha partecipato alla campagna “Insieme per Palermo”, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, per la distribuzione di buoni spesa alle famiglie bisognose.
Un aiuto anche ai senzatetto e a chi soffre di un disagio abitativo: nei mesi scorsi, Fondazione Sicilia, con il contributo della Caritas diocesana e la cucina del Bar di Villa Zito, ha fornito per diversi mesi pasti caldi preparati dallo chef Mario Di Ferro.
“Abbiamo cercato di non trascurare alcun aspetto sociale per tamponare la pandemia. Con il progetto Fondazione Sicilia PER la scuola – conclude Raffaele Bonsignore – in collaborazione con Sicily Art and Culture e Civita Sicilia, abbiamo consegnato tablet e schede a 38 scuole di primo e secondo grado particolarmente svantaggiate, presenti nelle nove province siciliane e individuate in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, con cui abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa. Dispositivi didattici sono stati inoltre consegnati dalla Fondazione agli studenti lungodegenti dei nosocomi pediatrici siciliani per sostenere il servizio di scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare”.