Nel 2020 erogati 100 milioni
Con l’ambizioso obiettivo fissato per
quest’anno dal piano industriale di erogare alle imprese italiane
finanziamenti per oltre 200 milioni di euro, il 2021 sarà l’anno del
raddoppio per Fidimed, intermediario finanziario 106 vigilato da
Bankitalia che, partendo dalla Sicilia, si è affermato su tutto il
territorio nazionale divenendo una struttura riconosciuta di
eccellenza in ambito finanziario.
Le nuove linee di finanza anche quest’anno vedono in pole position il
progetto di successo “Easy Plus” per la liquidità immediata – un
chirografario da 25mila a 300mila euro, erogato in pool con Banca
Progetto, che si è affermato nel Paese come uno dei prodotti più
innovativi e apprezzati dal mercato – , oltre agli prodotti finanziari
tradizionali.
Il brillante bilancio approvato oggi a Palermo dall’assemblea dei soci
certifica che il 2020 per Fidimed è stato un anno di forte crescita
nonostante la crisi pandemica, durante il quale la struttura guidata
da Fabio Montesano, attraverso la propria rete che lo scorso anno si è
estesa a 18 regioni e 61 province, ha immesso nel sistema produttivo
nazionale liquidità per oltre 100 milioni di euro, di cui 70 milioni
sotto forma di erogazioni dirette alle imprese e 30 milioni come
garanzia su crediti concessi dalle banche convenzionate.
Tutte attività che hanno comportato l’aumento del 29% del margine di
interesse, di oltre il 30% delle commissioni nette, del 7,5% del
margine di intermediazione; fattori che, assieme alla
razionalizzazione dei costi di gestione, hanno consentito di chiudere
un brillante bilancio in utile assicurando in ogni caso accantonamenti
prudenziali a fondo rischi per oltre 700 mila euro.
Fidimed, la cui base associativa è cresciuta di quasi il 10% a circa
3.000 aziende, nel 2020 ha ulteriormente rafforzato la propria
solidità patrimoniale: classificazioni a Npl calate del 30%,
patrimonio netto cresciuto del 24%, indice Total capital ratio (che
misura la solidità patrimoniale) pari al 19,2%, di gran lunga
superiore al 6% minimo assegnato dai parametri di Vigilanza, Cost
income ratio (che misura l’efficienza gestionale) dimezzato al 64,5%.
“Obiettivo primario del 2021 è quello di accelerare l’espansione di
Fidimed – ha annunciato in conferenza stampa l’A.d., Fabio Montesano –
. Siamo disponibili a procedere con ulteriori fusioni per
incorporazione di altri confidi minori su tutto il territorio
nazionale, anche con lo scopo sociale di non disperdere il patrimonio
di conoscenze delle economie dei territori e di tutelare i lavoratori
di queste strutture fortemente penalizzate dallo status di confidi non
vigilati che ne limita l’operatività rispetto a ciò che richiede il
mercato”.
“Il fenomeno ‘Progetto Easy Plus’ ha affermato il ruolo di Fidimed su
tutto il panorama nazionale grazie all’innovativa sinergia che lega
Fidimed a Banca Progetto – ha aggiunto Dario Costanzo, responsabile
Direct lending di Fidimed e presidente sezione Credito e Finanza di
Sicindustria Palermo – . La sfida per il secondo semestre 2021 e per
tutto il 2022 è quella di consolidare il ruolo di partner delle
imprese di dimensioni più contenute partendo proprio da quelle più
colpite dagli effetti della pandemia che, se ricevono il giusto
sostegno, sono ancora in grado in riprendersi e tornare ad essere
competitive sul mercato. Fidimed può fare, e farà, la differenza anche
grazie ai nuovi prodotti che si stanno sviluppando.”
Soddisfatto Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di
Banca Progetto: “Grazie al progetto ‘Easy Plus’, Banca Progetto, che
si è specializzata nei servizi alle piccole e medie imprese, è andata
a coprire anche il segmento del cosiddetto small business rispondendo
alle esigenze di questa importante fetta di imprenditori italiani. Lo
abbiamo fatto grazie a Fidimed, un partner che conosce in modo
approfondito il tessuto imprenditoriale delle piccole aziende e
possiede l’expertise necessaria per approcciare questo mercato. E ci
siamo attrezzati con nuove risorse molto giovani – così come è nel dna
della Banca che da sempre cavalca il tema dell’innovazione e della
trasformazione digitale – che operano localmente garantendo una
relazione diretta con l’azienda, per studiare insieme all’imprenditore
la soluzione migliore”.
Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, ha osservato: “La
necessità di favorire il processo di aggregazione dei confidi
siciliani così come il loro rafforzamento patrimoniale è stato uno
degli obiettivi principali del Governo Musumeci. Ciò nella
consapevolezza che ciò costituisce un elemento imprescindibile per
facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, soprattutto in
momenti particolarmente difficili come quelli attuali, contrassegnati
dal perdurare della crisi economica derivante dall’espandersi della
pandemia da Covid-19, che ha colpito più pesantemente le Regioni del
Sud e il loro tessuto produttivo. In questa direzione – ha ricordato
Armao – sono stati stanziati, con la legge di Stabilità regionale
2020, ben 20 milioni di euro destinati, per l’appunto, alla
concentrazione e alla patrimonializzazione dei consorzi fidi siciliani
e, con decreto del Presidente della Regione del novembre 2020, sono
state definite le relative disposizioni attuative, cui farà seguito a
breve la pubblicazione dell’avviso per l’accesso ai contributi a cura
di Irfis-Finsicilia. La crescita dì Fidimed conferma, ovviamente, la
validità di tale impostazione”.
Infine, Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia, ha
entafizzato l’importanza di questa eccellenza finanziaria nazionale:
“Le imprese stanno affrontando il momento più drammatico dal
Dopoguerra, malgrado le difficoltà emergono fortemente la voglia e le
energie per andare avanti. Il credito oggi più che mai sarà una leva
determinante di resilienza e rinascita”.