Apre lo sportello artigiani all’interno dell’Inca Cgil Palermo. Un nuovo servizio dedicato all’Artigianato, con il quale i lavoratori e le loro famiglie potranno avere accesso a tutte le forme di sostegno al reddito e ai bonus previsti dall’Ebas, l’ente bilaterale di assistenza, e usufruire delle prestazioni San.Arti, il fondo sanitario integrativo che eroga il welfare contrattuale.
Lo sportello Ebas-Sanarti è già operativo presso il Patronato Inca Cgil Palermo, in via Meli, 5. E’ in funzione il martedì e giovedì pomeriggio (ore 15-18) ed è seguito da Valentina Pantanella, responsabile dell’artigianato per la Flai Cgil Palermo, la categoria di riferimento.
Uno sportello è stato già stato avviato nelle scorse settimane nel comparto dei lavoratori metalmeccanici dell’artigianato, presso la sede della Fiom, in via Crispi, 240, di cui è responsabile Giusi Torrente. E nei prossimi giorni saranno aperti gli sportelli per gli artigiani nei vari settori produttivi del terziario, dell’agroalimentare, dell’edilizia e nelle sedi delle Camere del lavoro zonali della Cgil.
Lo sportello dell’Inca è rivolto a una fascia ampia di lavoratori che comprende panificatori, comparto agroalimentare e in generale i lavoratori delle botteghe artigiane. I lavoratori saranno assistiti in ogni fase, dall’iscrizione alla cassa di assistenza integrativa alla compilazione delle domande, fino all’erogazione della prestazione. “Per l’Inca Cgil, punto di riferimento per la tutela dei diritti previdenziali e sociali dei cittadini, l’avvio di uno sportello Ebas-Sanarti nelle nostre sedi ci dà la possibilità di estendere la nostra azione nei confronti di una categoria che in questi mesi ha molto faticato – dichiara Emanuela Bortone, direttrice Inca Cgil Palermo – Le opportunità consentite dall’ente bilaterale sono tante e spesso non si conoscono: l’erogazione di prestazioni rivolte al sostegno dei redditi dei lavoratori, ammortizzatori sociali individuali, il sostegno al percorso formativo dei lavoratori e dei loro figli con le borse di studio. Inoltre, attraverso il fondo Sanarti, tutti i lavoratori del comparto artigiano hanno diritto a ricevere una copertura sanitaria gestita attraverso il sistema UniSalute”.
Per la Flai Cgil, insieme ad altre iniziative in cantiere col “sindacato di strada”, lo sportello rappresenta un presidio attivo nel percorso di informazione e sindacalizzazione dei lavoratori del settore. “Questi lavoratori – spiega il segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese – spesso sconoscono i diritti e le opportunità che i contratti nazionali e gli enti bilaterali gli riconoscono. Negandosi, di fatto, una serie di importanti opportunità. Abbiamo deciso di partire proprio con uno sportello dedicato alla salute, vista la centralità che questo tema ha assunto in particolare in un periodo come questo, caratterizzato dall’emergenza pandemica”.
La Cgil Palermo e la Cgil Sicilia stanno lavorando ad aperture di sportelli Ebas-Sanarti in tutte le sedi delle Camere del Lavoro zonali. “Questo per venire incontro alle esigenze del comparto dell’artigianato, che sono diffuse nel territorio – dichiara il segretario organizzativo Cgil Palermo Francesco Piastra- Intendiamo mettere a disposizione un servizio utile e vogliamo realizzare un maggiore coinvolgimento di questi lavoratori sul piano sindacale nelle materie contrattuali. La Cgil Palermo affronta questa nuova sfida con la consapevolezza di venire incontro a una platea di lavoratori che ha attraversato un anno difficile e che ha bisogno di essere sostenuta, con una rete di diritti e tutele che tanti lavoratori di questo settore ancora non hanno”. E aggiunge Monica Genovese, responsabile regionale Ebas: “Un’iniziativa importante per costruire una rappresentanza di questo pezzo del mercato del lavoro frammentato e spesso ignaro dei diritti contrattuali. A questo, come agli sportelli che stiamo aprendo anche nelle altre Camere del Lavoro siciliane, i lavoratori potranno ottenere e richiedere le prestazioni Ebas, che vanno sostegno al reddito a una serie di bonus, e l’assistenza sanitaria integrativa, che per questo settore si estende anche ai familiari dei dipendenti”.