Si terrà domenica 18 aprile alle ore 11.00 presso i giardini di Via Venezia la cerimonia di commemorazione delle vittime del naufragio avvenuto sulle coste di Pantelleria il 13 aprile di dieci anni fa.
Il Comune di Pantelleria, Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, insieme alla Capitaneria di Porto della Guardia Costiera e al Lions Club dell’isola, ricorderanno quella tragica notte con i familiari di una delle vittime e con la collaborazione degli studenti dell’Istituto Superiore Almanza e del Comitato Studentesco.
Saranno piantati tre alberi di ulivo, offerti in rappresentanza da Comune, Guardia Costiera e Lions Club, a ricordo imperituro e sarà apposta una targa commemorativa da parte del Comune con il nome delle 3 vittime: Leonie Muteba Mujinda, Chinye Okeke, Ibrahim Aldji e un memento per tutte le vittime del mare.
Sarà presente anche la famiglia di Leonie, ospite dell’Amministrazione Comunale, che è stata accolta a braccia aperte dalla Comunità pantesca negli anni successivi alla tragedia, ma che oggi vive tra la Toscana e la Liguria. Lo spostamento della cerimonia al 18 è stato deciso proprio per permettere la loro presenza. La famiglia ci porterà una testimonianza diretta di quelle ore e un ricordo della figura di Leonie, mentre i ragazzi dell’Almanza e del Comitato Studentesco leggeranno scritti e memorie delle due figlie della donna.
Inoltre, l’artista NINO RASO ha donato per l’occasione una sua opera scultorea ricavata con alcuni pezzi del barcone con cui arrivarono i migranti e che, ormai logoro e fatiscente, è stato recentemente demolito.
La Guardia Costiera, recependo la volontà dell’isola di mantenere il ricordo tramite quel barcone simbolo, ha inteso preservare alcuni pezzi dello scafo che sono stati poi utilizzati dal Maestro Raso per creare l’opera.
Quest’ultima, dal titolo emblematico ‘Mediterraneo 13-04-2011’ sarà presentata dall’artista il giorno della cerimonia, per poi essere installata definitivamente nei giorni successivi.
L’importanza di tenere vivo il ricordo di quella notte e di quanti, alla ricerca di pace e sicurezza, non riuscirono ad arrivare sulle nostre coste, come tanti prima e dopo di loro, deve essere trasmesso alle giovani generazioni, insieme al ricordo di come l’isola reagì con solidarietà e amore, diventando esempio di accoglienza in tutta Italia.
Oggi, quei ragazzi cresciuti in seno alla comunità pantesca, studiano in importanti università e uno di loro è entrato tra gli allievi della Sampdoria. Un orgoglio non solo per il padre, ma anche per un’intera isola che li ha adottati e li ha cresciuti con affetto e attenzione.
Quella di domenica sarà quindi un’occasione per rinsaldare questo legame, con un pensiero a chi non c’è più e a quanti approdano a Pantelleria per poi proseguire per altri lidi in cerca di un mondo migliore.
In ottemperanza alle regole anti Covid, la cittadinanza è invitata a intervenire usando mascherine e rispettando le distanze di sicurezza.