Oggi ricorre il 169° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile, giorno in cui, nel 1981, è stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale, la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia, Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.
L’impegno profuso dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato nella provincia di Trapani ha, in quest’ultimo anno, consentito di raggiungere prestigiosi traguardi, sia nel contrasto alla criminalità organizzata che al crimine diffuso. Tra i numerosi arresti si rammentano quelli esperiti nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Ruina”, condotta dalla locale Squadra Mobile, che ha consentito di sgominare il sodalizio mafioso operante nei territori di Calatafimi Segesta e Vita.
Ed ancora, sotto il profilo del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ricordiamo l’esecuzione di 6 misure cautelari a carico di altrettanti favoreggiatori del narcotrafficante mazarese Vito BIGIONE, arrestato all’estero dalla stessa Squadra Mobile di Trapani.
Non meno strategico il ruolo rivestito dalla Polizia di Stato in provincia nel delicato compito di controllo del territorio: le “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dei 5 Commissariati di P.S. distaccati hanno garantito la loro diuturna presenza procedendo al controllo su strada di migliaia di persone e mezzi e concorrendo al rispetto delle prescrizioni ANTI – COVID.
In quest’ultima attività, ossia quella del rispetto delle limitazioni imposte dalla situazione pandemica che ha caratterizzato quest’ultimo anno, i poliziotti trapanesi sono stati impegnati in prima linea con l’impiego su strada di oltre 5000 equipaggi e la contestazione di centinaia di sanzioni a carico di altrettanti contravventori.
Si ricorda, nell’alveo delle attività volte al contenimento del contagio da CORONAVIRUS, la “cinturazione sanitaria” della città di Salemi, nella fase iniziale del lock down, che ha visto il dispiegamento di centinaia di pattuglie della Polizia di Stato a presidio della cittadina del Belice, colpita da contagi crescenti in un momento in cui gli strumenti di contrasto al virus non erano quelli odierni.
Da ultimo, ma non per questo meno rilevante, lo sforzo organizzativo ed il massiccio impiego di uomini, nel difficile compito di gestione dei numerosissimi sbarchi di cittadini extracomunitari, giunti illegalmente sulle coste della provincia e sull’isola di Pantelleria.
La necessità di garantire una cornice di sicurezza durante gli sbarchi e le conseguenti attività di vigilanza degli stranieri in occasione delle quarantene tanto sulla terraferma quanto a bordo delle diverse navi che per tali finalità sono state e sono tuttora presenti a Trapani, ha comportato, durante il secondo semestre 2020 e nei primi mesi del 2021, un impegno di uomini senza precedenti.
Nella mattinata odierna, nell’ambito di una sobria cerimonia che si è svolta presso la Questura di Trapani alla presenza del Signor Prefetto, dott. Tommaso RICCIARDI è stata deposta una corona d’alloro alla memoria dei Caduti della Polizia di Stato tra i quali sono stati ricordati i 14 colleghi vittime della pandemia da COVID – 19.