“Il cielo sopra Bellini” è una raccolta di racconti brevi, che racconta di Catania e delle sue contraddizioni. «Penso che se dovessi portare uno straniero in giro per Catania, dovendogli mostrare un luogo che meglio la racconta nel suo animo contraddittorio, non lo porterei al Duomo o a piazza Stesicoro, ma lo condurrei sorprendentemente a piazza Verga» – spiega lo scrittore catanese – «In questa piazza, luogo di profonde e significative trasformazioni nel corso degli anni, attualmente dimorano due monumenti: uno è la Dea della Giustizia, simbolicamente eretta dinanzi al monumentale ingresso del tribunale, l’altro è la rappresentazione de I Malavoglia di Giovanni Verga. A poche decine di metri vi è la giustizia dei codici, dei tribunali, degli avvocati e proprio di fronte vi è rappresentata l’ingiustizia della povertà, con la barca di Bastianazzu che affonda tra innumerevoli rivoli d’acqua col suo carico di lupini ».
Il libro è un viaggio che parte dal cuore della città etnea, Piazza Duomo e si dirige con orgoglio a conoscere meglio la sua identità. Passa al setaccio l’ex salotto buono dell’ex Milano del sud, ascolta rumori che nessuno ode e vede ciò che altri non vedono. Osserva un fazzoletto di terra fatato e accarezzato dal sole e dalle onde, scorge l’opulenza barocca su una pietra lavica nera ma rossazzurra nelle viscere.
Nel primo capitolo “Paesaggi metropolitani”, l’autore attraversa le quattro stagioni: esordisce raccontando le luci discrete d’autunno, si tuffa nell’inverno e, passando attraverso la tre giorni agatina, approda in primavera scorgendo un promettente alberello che odora di zagara, in una trafficata strada della città. Infine viene accecato dall’estate delle spiagge della Plaja.
L’ultimo capitolo racconta il Calcio di una volta, le suggestioni degli anni Ottanta. Vuole essere un umile omaggio ad Eduardo Galeano, Osvaldo Soriano, Nick Hornby.
Sinossi
È un omaggio gentile alle candelore di S.Agata che danzano, a un vulcano che s’infiamma e al mare che lo addolcisce. Un arcipelago di piccole storie senza tempo dove i marciapiedi chiacchierano con i citofoni e i lampioni giocano a nascondino con i gatti. Un lungo camminamento di pennellate artistiche dedicate agli abitanti del capoluogo etneo, un caleidoscopio metafisico di similitudini tutte catanesi. Alessandro Russo (medico e scrittore)
La copertina del libro con stile minimal è stata realizzata da Karlitos.
Salvatore Giglio è nato a Catania nel 1976, vive da sempre sotto il vulcano e lavora presso un’azienda di semiconduttori. Perito elettronico e “operaio della scrittura”, appassionato di letteratura, cinema e calcio, ha cominciato sin da giovanissimo a scrivere poesie e racconti brevi, pubblicandoli in diverse riviste locali; recentemente ha collaborato con l’opera “Personaggi e vicende di Catania vol. 4” (Algra Editore). “Il cielo sopra Bellini” è la sua prima raccolta di racconti brevi.