Con una lettera aperta, indirizzata al Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani, Paolo Zappalà; e al Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, don Francesco Fiorino denuncia la mancata vaccinazione di un soggetto vulnerabile al presidio ospedaliero Paolo Borsellino di Marsala.
Questa mattina, scrive don Fiorino, verso mezzogiorno, presso il centro vaccinale dell’Ospedale di Marsala ad una signora marsalese mia conoscente, malata oncologica, è stato negato il vaccino che aveva regolarmente prenotato (di cui allego il messaggio di conferma che aveva ricevuto dal sistema di prenotazione DELL’ASP di Trapani). Il medico di turno si è rifiutato di vaccinarla adducendo il fatto che la signora non aveva con sé l’attestato di esenzione comprovante la patologia. La signora aveva portato tutti i documenti richiesti, compresa l’autodichiarazione attestante di essere soggetto vulnerabile a causa di patologie. La signora, tornando nella propria abitazione, profondamente delusa dopo il “rifiuto” del medico, ha avuto una grave crisi nervosa.
A tal proposito don Fiorino pone i seguenti quesiti:
È possibile che una persona che ha diritto a vaccinarsi sia trattata in questo modo dal personale del servizio sanitario pubblico che vengono pagati – da quanto mi risulta – a 60 euro all’ora?
Il personale addetto alle vaccinazioni non deve seguire fedelmente le indicazioni date dal Ministero della Salute, dai responsabili dell’ASP e le prenotazioni che regolarmente vengono espletate con i relativi codici di esenzione?
Come ritenete di intervenire celermente perché non si ripetano più tali irrispettosi comportamenti – infatti sono diversi i casi di “rifiuto del vaccino a me segnalati – e questi “abusi”?
Non è opportuno e urgente avviare delle “ispezioni” e controlli interni perché non ci siano decisioni discrezionali di singoli medici che interpretano liberamente il da farsi per le vaccinazioni?
In attesa di un Vostro cortese riscontro alla presente, conclude don Fiorino, mi appello a tutte le Autorità competenti perché siano salvaguardati il diritto alla salute di tutti i cittadini, a cominciare dai più vulnerabili e fragili.