Il quadro pandemico è allarmante bisognerebbe puntare sin da subito su vaccini ed organizzazione capillare delle strutture sanitarie. Chiudere attività ricettive e palestre non dà il senso compiuto alla lotta contro il virus. Il popolo ha bisogno di verità e certezze.
Tante sono state le proposte avanzate da Meritocrazia Italia nei mesi scorsi per garantire la ripresa economica e il superamento del disagio sociale dovuto alla prolungata fase emergenziale. La scelta è sempre stata quella di non affidarsi a opzioni di mera repressione. In vista dell’adozione di un nuovo D.P.C.M., Meritocrazia insiste, tra l’altro sulla necessità di prevedere una progressiva e graduale riapertura in sicurezza delle attività nei settori della ristorazione, del benessere, dell’arte e della cultura; di assumere iniziative di rilancio del comparto turistico; di riformare il sistema degli ammortizzatori sociali finalizzati al recupero della forza lavoro attiva; di creare strumenti per una mobilità tra comparti e prevedere la cassa integrazione anche per i lavoratori pubblici; di disporre maggiori stanziamenti a favore delle iniziative per la parità di genere nel mondo lavorativo con il miglioramento dei servizi di welfare aziendale a favore dell’imprenditorialità femminile; di investire attraverso sgravi fiscali sui settori strategici e innovativi e procedere a una pacificazione fiscale, a saldo e stralcio, nella misura del 30% delle sofferenze verso l’erario con clausola di conservazione per anni 2 dello stesso livello occupazionale pre Covid; Meritocrazia ha segnalato anche la necessita’ di concedere una rinegoziazione dei prestiti e dei finanziamenti riguardanti le attività commerciali o di prevedere sospensioni delle rate dovute secondo il piano di ammortamento oppure con accollo della quota interessi da parte dello Stato; di procedere con una ristrutturazione dei debiti verso le banche e gli istituti di credito, con piani di rientro poliennali e nessuna segnalazione al Crif; nell’amministrazione della giustizia, Meritocrazia suggerisce di intervenire per il miglioramento del sistema telematico di scambio di atti e fascicoli; di predisporre misure di recupero delle abilità relative a discipline pratiche e di consentire l’apertura delle scuole anche al di fuori dell’orario scolastico per laboratori e attività ricreative; sarebbe poi utile operare un tracciamento di tutte le strutture non utilizzate, disponibili e adatte a ospitare classi di studenti di ogni ordine e grado e riservare fin da subito maggiori investimenti al recupero infrastrutturale scolastico e al potenziamento della dotazione tecnologica; infine, incentivare il recupero di beni immobili abbandonati o confiscati alla mafia, da destinare ad attività ludiche e ricreative; estendere il ‘bonus cultura’ anche agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado; rafforzare i servizi di sostegno a beneficio di chi soffre di disagio psicologico, per evitare una futura ondata di depressione giovanile.