“Una Finanziaria che ha poco o nulla a che vedere con la crisi Covid, con la tutela della salute e con i ristori alle imprese, piena di norme di carattere ordinamentale, alcune già peraltro riferite a disegni di leggi incardinati in commissione. Una finanziaria, soprattutto, che si basa, assieme al bilancio 2021-23, sul rendiconto del 2018, dal momento che quello del 2019 è stato ritirato in autotutela, dopo che la Procura della Corte dei Conti ha rilevato circa 300 milioni di euro di residui attivi che andavano cancellati”.
Per il M5S all’Ars “la Finanziaria, così com’è, non s’ha da fare” e per questo ha scritto a Micciché, chiedendo di riscriverla in attesa della parifica e del rendiconto 2019.
Su questo tema oggi il capogruppo Giovanni Di Caro, e i componenti della commissione Bilancio, Luigi Sunseri e Nuccio di Paola, hanno tenuto una conferenza stampa on line.
“Questa finanziaria – ha detto il capogruppo Giovanni di Caro – così com’è è inaccettabile, sia dal punto di vista formale che sostanziale e in questo modo non può andare avanti, sia perché non ha gli indispensabili requisiti giuridici, sia perché non contiene nulla di interesse collettivo che riguardi i siciliani e il bene comune”
“Il presidente Musumeci e questo governo – ha detto Di Paola – verranno ricordati per l’aiuola davanti palazzo d’Orleans e per i cavalli di Ambelia. Quelli che mancano sono i veri cavalli di battaglia per la Sicilia. Anche in questa Finanziaria non c’è nulla per il rilancio, per i giovani, e per mitigare i contraccolpi della pandemia. Manca il fondo per le zone rosse, quello per i ristoratori e per i più fragili”.
“Senza il rendiconto 2019 – ha detto Sunseri – è impossibile capire quali siano i saldi del bilancio, e non è ammissibile lavorare alla cieca. L’approssimazione del governo è inaccettabile. Musumeci e la sua giunta stanno mettendo l’Ars nell’impossibilità di analizzare il bilancio di previsione 2021-23 e la legge Finanziaria, tutto questo perché a seguito di rilievi della Corte dei conti hanno ritirato in autotutela il rendiconto 2019, un documento fondamentale propedeutico per affrontare tutti gli altri esercizi finanziari che servono alla Regione siciliana, senza quello, senza conoscere i saldi di quel bilancio, non possiamo andare avanti e l’Ars non può permettersi di approvare nuove norme finanziarie”.