Sono increduli i titolari di MySisily, attività di ristorazione sita a margine di Piazza della Vittoria, a Marsala. Stanchi della situazione generale che come sappiamo ha inciso notevolemnte su questo settore ma incapaci anche di comprendere la gestione di Piazza della Vittoria da parte dell’amministrazione comunale, precedente ed attuale.
Arriva così oggi lo sfogo dei titolari, Massimo Bellitteri e Giuseppe Spanò, il cui racconto parte dal maggio dello scorso anno quando, dopo il lockdown, si cominciarano lentamente a riaprire le attività ma non la loro….
“Quando si riparlava di riaperture (maggio 2020) l’amministrazione pubblica marsalese ha deciso di avviare i lavori di rifacimento della piazza della Vittoria, iniziativa necessaria considerato lo stato di degrado ed abbandono della stessa, peccato che si sono dimenticati di avvisarci per tempo dell’avvio dei lavori. – scrivono oggi i titolari in un lungo post su Facebook – Una mattina ci siamo ritrovati “chiusi in casa” in quanto l’intera piazza era stata transennata impedendo di fatto la nostra riapertura! Ok abbiamo pensato, si saranno dimenticati di avvisarci… con tutti gli impegni che hanno può capitare… magari lo faranno a breve cercando di minimizzare il disagio, ma questo non è capitato, ed ad oggi nulla è cambiato”.
Senza dunque avvisare gli imprenditori della chiusura della piazza, sono cominciati i lavori. Durante l’estate, con i lavori in corso, l’attività è stata costretta a rimanere ancora chiusa.
“Speranzosi e fiduciosi di riprendere a lavorare in primavera, ci siamo prodigati per tempo a richiedere il suolo pubblico in piazza al fine di godere degli spazi esterni” – scrivono ancora Bellitteri e Spanò.
Da qui dunque, a fine novembre, la richiesta al Suap, come prevede l’iter burocratico. Il 21 dicembre, il Comune di Marsala risponde alla richiesta in maniera negativa spiegando che, essendo ancora aperto il cantiere in piazza, non è possibile concedere l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico.
Risposta legittima: i lavori in piazza non sono stati ultimati e dunque la piazza non è ancora nella disponibilità dell’amministrazione comunale.
“Appresa la notizia – raccontano Bellitteri e Spanò – pensiamo che si tratta solo di rimandare la riapertura”.
Eppure non passa molto tempo che i due imprenditori si trovano davanti gli occhi la vista di un’attività attigua che avendo ottenuto la necessaria autorizzazione, sistema lo spazio esterno e avvia la sua attività di ristorazione.
“Ma come è possibile che tutto questo accada in uno stato di diritto? Perché noi NO e loro SI! Ci piacerebbe ricevere una risposta da parte di questa pubblica amministrazione visto che nonostante l’evidenza dei fatti tutti fanno spallucce. Non nascondiamo il nostro scoraggiamento, ma siamo pronti a ripartire più forti di prima se ce lo permetteranno!” – ci scrivono adessoi due imprenditori desiderosi, prima di ogni cosa, di capire cosa cambia nelle autorizzazioni fra due attività che operano nella stessa piazza.