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Capo d’Orlando. Mozione dei consiglieri di minoranza Scafidi, Gazia, Liotta e Mangano su riduzione TARI 2020 del 30%

I sottoscritti Consiglieri Comunali, nell’espletamento del proprio mandato elettivo,

PREMESSO

che con delibera di C.C. n. 37 del 30/12/2020, i gruppi politici che sostengono l’amministrazione Ingrillì hanno approvato il “Piano Finanziario del Servizio Integrato di Gestione dei Rifiuti e le Tariffe per l’Anno 2020”, nonostante la determinata e articolata opposizione dei consiglieri di minoranza;

che  i consiglieri comunali di opposizione,  Mangano Renato Carlo, Bottaro Angiolella, Gazia Sandro, Gemmellaro Gaetano, Liotta Teodolinda, Micale Alessio, Sanfilippo Gaetano e Scafidi Felice, con documentati interventi durante il dibattito consiliare e/o con esaustive dichiarazioni di voto hanno contestato la richiamata deliberazione in quanto adottata in palese violazione della normativa vigente, delle disposizioni dell’ARERA e del costante orientamento giurisprudenziale;

che  l’Unione Generale dei Consumatori di Capo d’Orlando, la Confartigianato di Messina e Legambiente Nebrodi, hanno contestato le esose e ingiustificate fatture TARI 2020, sia perché in contrasto con le disposizioni normative che per i conseguenti insostenibili oneri finanziari per famiglie e imprese, già debilitate sotto il profilo socio-economico per gli effetti della pandemia COVID 19;

che i consiglieri comunali di opposizione Gazia Sandro e Micale Alessio, d’intesa con il collega Mangano Renato Carlo, assente per motivi di lavoro, nella seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre 2020, convocato per l’ “Approvazione delle Tariffe ai fini della Tassa sui Tifiuti (TARI) 2020”, avevano contestato la proposta n. 19 del 19.09.2020 perché prevedeva “la conferma delle tariffe in vigore nel 2019 senza adeguata riflessione sulla composizione della spesa, né sulle possibili misure volte a contenerla e a ripartire equamente il carico sui cittadini”, cioè procedendo nello stesso modo che in passato aveva fatto gravare sui cittadini onori insopportabili, come se la TARI fosse una calamità imprevedibile e ingovernabile;

che come riportato dalla delibera di C.C. n. 21 del 30 settembre 2020, la minoranza consiliare e i componenti della Seconda Commissione Consiliare Permanente “Sanità e Ambiente”, con il qualificato contributo dell’Associazione Ambientalista Legambiente Nebrodi, si sono impegnati per la riduzione della tariffa TARI, per il miglioramento della qualità dei servizi ambientali con una virtuosa gestione dei servizi esternalizzati; 

che nella sopramenzionata seduta consiliare, nel rassegnare voto contrario alla proposta di deliberazione, i consiglieri avevano evidenziato che: “La proposta dell’amministrazione comunale prevede la conferma delle tariffe in vigore nel 2019 senza adeguata riflessione sulla composizione della spesa, né sulle possibili misure volte a contenerla e da  ripartire equamente il carico sui cittadini. 

Si ha la sensazione che l’esecutivo voglia procedere nello stesso modo che in passato ha portato a far gravare sui cittadini oneri insopportabili, come se la TA.RI. fosse una calamità imprevedibile e ingovernabile.

Circa due anni or sono, è stato dimostrato che il costo del servizio era calcolato sulla base di prestazioni non rese e di prezzi unitari non corrispondenti alla normativa; e nemmeno al comune buon senso.  Successivamente si è cambiato il gestore e l’appalto è stato ridimensionato, dimostrando così che i cittadini avevano pagato per anni importi sproporzionati rispetto ai servizi resi. 

Si riportano alcuni dati per rendere più comprensibile il concetto.

Nel 2005, anno di avvio dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO ME 1, il fabbisogno tariffario per il Comune di Capo d’Orlando ammontava a 2.196.540 €, di cui 1.317.924 € per le utenze domestiche e 878.616 € per quelle non domestiche. ​

Successivamente  il costo  del  servizio  d’igiene ambientale  è  cresciuto  costantemente  nel tempo  per arrivare all’anno 2014, periodo  ARO, con  il Piano tariffario  che ammontava a 3.067.355 €, di cui 1.840.413 € per  le utenze domestiche e 1.226.942 € per quelle non domestiche.

Nel   2015     è   salito   a   4.128.183   €   di  cui  2.476.909   €   per   utenze   domestiche   e   1.651.274   €   per   utenze   non domestiche.

Nell’anno 2018, 3.483.257 € di cui 2.089.954 € utenze domestiche e 1.393.303 € utenze non domestiche,  Incrementato nell’Anno 2019: 3.621.057 €, di cui 2.444.877 € per utenze domestiche e 1.376.180 € per utenze non domestiche.

Solo dopo la pubblicazione dei dati che dimostravano la cattiva gestione e la sostituzione del presente gestore si è avuto un calo: 

Anno 2020 1.764.000 € di cui 1.058.400 € per utenze domestiche e 705.600 € per utenze non domestiche.

In ultimo, il Bando SRR Messina Provincia prevede un costo totale annuo del servizio di 1.930.810 € per uno complessivo per 7 anni di 13.515.671 €.

A questa prima, importante, svolta non è però seguita una programmazione dei servizi ed una tariffazione che orientasse verso la riduzione delle quantità raccolte ed un equa ripartizione del carico sulle utenze.

Nel   presentare   la   proposta   di   conferma   delle   precedenti   tariffe   l’amministrazione   non   spiega   al   Consiglio Comunale:

–  perché i proventi della raccolta differenziata, che dovrebbero costituire una voce attiva, non producono un significativo calo del costo per le utenze;

–  perché non si è incentivata la raccolta differenziata attraverso una tariffazione puntuale che motivasse i singoli cittadini ad accrescerne la portata in vista di una riduzione del rispettivo carico tariffario.

L’amministrazione si limita, invece, a lasciare tutto com’è rinviando il pagamento delle singole rate.

Per fare questo, signor sindaco, non serve avere un’amministrazione attiva: basterebbero gli uffici ad applicare scelte già compiute.

Compito di un sindaco e della sua amministrazione non è gestire un esistente  presentato come immutabile; è, piuttosto, adoperarsi per rendere i servizi più efficienti e più economici.

La proposta che state sottoponendo al Consiglio rivela, invece, un’assenza di programmazione di servizi in una prospettiva futura. Una prospettiva neppure poi tanta lontana, anche alla luce di norme nazionali intervenute.

Ad   esempio,   il   decreto   legislativo   116/2020   ha   eliminato   la   possibilità   per   le   amministrazioni   comunali   di assimilare   alcune   tipologie   di   rifiuti   a   quelli   urbani   ed   apre   all’ingresso   dei   privati   nella   raccolta   dei   rifiuti provenienti dalle attività produttive.

Come facile comprendere, si tratta di norme che influiranno sull’attuale criterio di formazione delle tariffe e che esporranno le utenze domestiche al rischio di una lievitazione dei costi.

Cosa sta facendo l’amministrazione comunale per affrontare questi cambiamenti?

Ci pare non molto.

​Non vorremmo, perciò, ritrovarci qui, a breve, a dovere spalmare su di una platea ridotta di contribuenti i costi di un servizio non adeguato alla nuova realtà. 

Insomma, signor sindaco se l’amministrazione  non  si  da  una  mossa e  comincia  a lavorare  seriamente   sulla gestione del servizio rifiuti, rischiamo di opprimere ancora i cittadini con costi imputabili alla incapacità di far funzionare bene il sistema”.

CONSIDERATO

che la richiamata problematica è stata approfondita nella seduta dell’8 febbraio 2021 dalla  Commissione Consiliare Permanente “Sanità –Politiche Sociali-Igiene Ambientali”,  alla  presenza dei funzionari comunali competenti in materia e con la partecipazione del Dott. Salvatore Gurgone, esperto in politiche ambientali, in rappresentanza dell’Unione Generale dei Consumatori di Messina, che dopo aver confermato che la menzionata associazione si era rivolta all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti “ARERA”, a tutela delle legittime aspettative di famiglie e  imprese, ha relazionato in merito come di seguito riportato:

“L’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando (ME), con Delibera Consiliare approvata il 30 Dicembre 2020, ha stabilito le Tariffe TARI 2020 per il Servizio d’Igiene Ambientale erogato. Come Unione Generale dei Consumatori di Messina abbiamo riscontrato delle evidenti irregolarità nella elaborazioni dei costi del servizio, che hanno avuto come conseguenza il mancato  riconoscimento agli utenti orlandini di una riduzione del 30% sulle loro bollette a seguito di una riduzione del costo totale, tra quello originario risalente al 2018 pari ad euro 3.912.181, 25 e quello attuale di euro 2.806.000,00 certificato con il Consuntivo 2020. Attraverso un’arbitraria applicazione della Delibera ARERA n. 443 del 2019, è stato approvato il Piano Tariffario TARI 2020 con la Delibera n. 37/2020, calcolando il costo da addebitare in fattura per le utenze domestiche e non, con il prezzo del servizio risalente all’Anno 2018 pari a 3.912.181,25 euro, invece che al prezzo nettamente inferiore dell’Anno 2020 pari a 2.806.000,00 euro.

Infatti nel corso dei due anni successivi, in seguito al cambio di Gestore ed alle contestazioni che l’Ufficio Ambiente e Territorio ha prodotto nei confronti della Ditta che effettuava il Servizio d’Igiene Ambientale nel Comune di Capo d’Orlando, rilevando inadempimenti contrattuali, servizi non resi e calcolo errato del costo di trasporto dei rifiuti indifferenziati in discarica, l’ammontare dell’affidamento è sceso a 2.806.000,00 euro. Questo è il costo effettivo e reale che il Comune ha sostenuto per effettuare il servizio, ma che non viene riportato nel Piano Economico-Finanziario del 2020, il quale viene presentato facendo riferimento a quello del 2018 che, come sopra esplicitato, riportava costi maggiori che vengono fatti pagare in maniera non dovuta ai cittadini; a tal proposito si è pronunciato il Consiglio di Stato con la Sentenza n. 4223/2017 che condanna gli Enti locali che fanno pagare tributi più alti rispetto al costo effettivo del servizio a totale copertura degli utenti.

Viene altresì riportato in entrambe le Delibere di Giunta e di Consiglio il totale dei Costi del Piano Finanziario 2019 di euro 3.621.057,99 che risulta inferiore a quello del 2020 per un importo di euro 291.123,26; questa differenza viene chiamata “Differenziale 2020-2019”, che sancisce  un aumento dei costi non giustificato in nessun passaggio documentale. Inoltre, dal superiore importo di euro 3.621.057,99 non è stata detratta la somma di euro 800.000,00 quale penalità applicata al vecchio Gestore a seguito della rescissione del contratto per i reiterati inadempimenti contrattuali, puntualmente contestati e riscontarti dagli Uffici Comunali ” Territorio ed Ambiente”; la stessa ARERA indica la riscossione dei contenziosi con le ditte che forniscono il servizio una delle voci che possono essere inserite nel Piano Economico-Finanziario.

Un’altra incongruenza notata nella proposta di deliberazione è che viene riportato il costo totale complessivo del Piano Finanziario 2019 di euro 3.621.057,99 quando invece nel Consuntivo 2019 risulta un importo di euro 3.117.335,72.

In ultimo, la Relazione di Accompagnamento al PEF si limita ad un semplice estratto del Metodo Tariffario del Servizio Integrato di Gestione dei Rifiuti 2018/21 “MTR” – allegato “A” alla Delibera ARERA n° 443/2019, mentre non riporta le voci di costo dei servizi, previa relazione esaustiva sulle modalità nonchè sugli obiettivi e sui sistemi per il miglioramento dei singoli servizi, il Piano degli Investimenti, le Tariffe domestiche e non domestiche, il gettito tariffario suddiviso tra il riepilogo anni 2015-2019, emissione fatture 2020 ed i costi di contestazione/violazioni per omesso o parziale pagamento.”

ANNO 2018ANNO 2019ANNO 2020
3.912.181, 25 €3.117.335,72 €2.806.000 €

                Tab. 1 – Costo totale del Servizio d’Igiene Ambientale

Capo d’Orlando (ME), 08/02/2021              Unione Generale Consumatori UGC Messina

                                F.to Avv. Giorgia Pruiti Ciarello

                                F.to Dott. Salvatore Gurgone

che i consiglieri comunali, Felice Scafidi, Sandro Gazia, Teodolinda Liotta e Renato Carlo Mangano, componenti della commissione consiliare de qua, nel condividere le preoccupazioni e argomentazioni  documentate, anche attraverso gli organi di stampa, da parte dell’UGC di Messina, della Legambiente  Nebrodi e della Confartigianato di Messina,  hanno ribadito la propria contrarietà alle scelte dell’amministrazione Ingrillì formalizzate con la proposta di deliberazione n. 42 del 24/12/2020 e successivamente approvata con delibera di C.C. n 37 del 30/12/2020; 

che per esigenze di trasparenza e dovute informazioni,  si riporta di seguito la dichiarazione di voto contrario all’ “Approvazione  del Piano Finanziario del Servizio Integrato di Gestione dei Rifiuti e Tariffe per l’anno 2020”:

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, Sigg. Assessori, Sigg. colleghi consiglieri, Sigg. Dirigenti tutti

Non possiamo che manifestare amarezza e contrarietà al modus operandi dell’amministrazione Ingrillì che continua a caratterizzarsi per la scarsa chiarezza e macchinosità nell’articolare la proposta della tariffa Tari 2020.

Infatti, fino a poche settimane fa, il Sindaco non ha lesinato proclami, sia sulla carta stampata che sui social ed in televisione, per rassicurare i cittadini su una sensibile riduzione della Tariffa Tari 2020, anzi li ha consigliati a non pagare l’intero importo della fattura, bensì di aderire alla procedura rateale, stante che avrebbero presto usufruito di un ristoro a seguito dei minori costi sostenuti per l’erogazione dei servizi ambientali.

Immediatamente smentito dal grido di allarme dei cittadini-utenti, destinatari delle fatture 2020 già emesse con importi in contrasto con le rassicurazioni del Sindaco, abbiamo constatato che non ci sarà quel preannunciato risparmio.

Tutto ciò nonostante il minor costo del servizio sia stato certificato da 3 Ordinanze sindacali (64/2019, 34/2020 e 109/2020), che hanno cristallizzato un considerevole risparmio per l’amministrazione da noi calcolato in una percentuale pari al 36% rispetto ai costi della  passata gestione Multiecoplast; risparmio che sicuramente registrerà un ulteriore incremento a seguito dell’esito della gara pubblica per l’affidamento settennale, curata dalla SRR Messina e Provincia.

Infatti, con la percentuale di “ribasso a base d’asta” ed i maggiori servizi erogati, individuati e formalizzati con la “proposta migliorativa”, si prevede un ulteriore riduzione dei costi.

Purtroppo l’amministrazione comunale procede imperterrita ad applicare ai cittadini-utenti tariffe del passato e non rispondenti agli effettivi costi dei servizi senza alcuna giustificata motivazione, nonostante le ulteriori difficoltà finanziarie per famiglie ed imprese a causa della Pandemia Covid-19.

Ormai è noto a tutti che a seguito della costante ed asfissiante attività ispettiva e propositiva della minoranza consiliare, dei componenti della Commissione Consiliare Permanente “Sanità e Ambiente” e del qualificato contributo dell’associazione ambientalista Legambiente Nebrodi, che i costi dei servizi delle passate stagioni ed oggi prese a riferimento dalla proposta di deliberazione, erano calcolati sulla base di prestazioni non rese e di prezzi unitari non corrispondenti alla normativa.

Infatti, da quando è subentrato il nuovo Responsabile unico del procedimento, nonchè responsabile dell’Area “Ambiente e Territorio”, unitamente al cambio di gestore, l’appalto è stato sensibilmente ridimensionato e migliorato nella qualità dei servizi, dimostrando ai cittadini, ignari di alchimie politico – tecnico-amministrative, di aver pagato per anni importi sproporzionati rispetto ai servizi di cui avrebbero dovuto beneficiare.

A tal proposito, a solo titolo esemplificativo e non esaustivo, si richiama la nota del 19.8.2019 prot.24850, che va riportata integralmente alla presente dichiarazione di voto, con la quale gli Uffici Area “Contratti-Appalti-Manutenzione”: Servizo I Territorio/Ambiente, avevano notificato alla Multiecoplast srl, nella qualità di mandataria dell’ATI Multiecoplast – Caruter srl – Onofaro srl, numero 28 contestazioni per inadempienze e per mancato raggiungimento obiettivi, che hanno tra l’altro determinato l’applicazione di una penalità pari a circa 800.000 euro a carico dell’ex gestore.

Inoltre, nel confermare le criticità evidenziate dai consiglieri Sandro Gazia e Alessio Micale, con la dichiarazione di voto, nella seduta del Consiglio comunale del 30 settembre 2020, e riportata nella delibera n.21, che va trascritta integralmente per esigenze di completezza e trasparenza, si manifestano le più sincere preoccupazioni per le scelte dell’amministrazione comunale che con la presente proposta di deliberazione vorrebbe confermare le esose ed ingiustificate tariffe in vigore nel 2018, pur essendo noto a tutti che scaturivano dai costi dei servizi sovrastimati.

Insomma, signor Sindaco, Assessori e Consiglieri tutti, ognuno nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità istituzionali deve rimboccarsi le maniche avendo come faro guida il consenso ricevuto dai cittadini per essere correttamente amministrati, se così non fosse potremmo renderci complici di imprevedibili azioni di protesta, comprese le class action.

Pertanto, ribadiamo di aver lavorato serenamente, per stabilire una trasparente tariffa Tari 2020, nel rispetto degli effettivi costi dei Servizi d’Igiene Ambientale, come esaustivamente dimostrato con la pregressa attività ispettiva e propositiva, con le domande rivolte agli uffici e le argomentazioni sostenute con la presente dichiarazione di voto contrario alla proposta.”;

ATTESO

che  il Sindaco Ingrillì, contrariamente alle determinazioni assunte dalla sua amministrazione non perde occasione per rassicurare i cittadini su una futura riduzione della tariffa TARI 2020, sia attraverso la carta stampata che sui social e in televisione, nonostante non abbia accolto gli inviti della minoranza nella seduta consiliare del 30 dicembre 2020 di ritirare la proposta di deliberazione per farla rimodulare agli uffici competenti, con la riduzione del 30% al fine di uniformare la TARI 2020 agli effettivi costi sostenuti dall’Ente Locale per la gestione dei Servizi di Igiene Ambientale;

che  come riportato dalla Gazzetta del Sud del 16 febbraio 2021,  a pagina 30 – Capo d’Orlando- impegno del Sindaco Franco Ingrillì: “per chi ha pagato l’intero importo del 2020 verrà decurtata la quota sulla prima bolletta 2021. Per chi ancora non ha pagato la quarta rata, allora verrà fatta una decurtazione su questa rata. Quest’ultimo sistema ovviamente deve essere approvato dal Consiglio Comunale, nel senso che se va bene per il consesso si toglie sulla quarta rata, se non va bene per il Consiglio allora si toglie sulla prima rata del 2021”;

che le superiori dichiarazioni del Primo Cittadino, oltre a riconoscere l’onestà intellettuale degli scriventi, confermano la validità delle proposte formulate dall’opposizione sia nelle sedute consiliari del 30/09/2020 e del 30/12/2020 che nelle varie riunioni della commissione competente in materia di Igiene Ambientale, purtroppo inascoltate dai consiglieri dell’ ex. maggioranza che, ancora, sostengono l’ Amministrazione Ingrilli.  

RILEVATO

che con l’affidamento settennale del servizio d’igiene ambientale alla Ecolandia srl per un importo di Euro 12.133.018,00 più IVA 10%, unitamente alle recenti ordinanze sindacali, che hanno fatto seguito al cambio di RUP e del gestore del servizio,  è stata certificata la disamministrazione della res publica da parte delle amministrazioni attive che si sono succedute negli anni e lo sperpero dei soldi dei contribuenti paladini, tartassati ieri con le fatture TIA ed oggi TARI;

che tale riduzione dei costi è  dovuta al cambio di gestore del servizio di raccolta e  alla sostituzione del dirigente comunale/RUP, nonché alle puntuali segnalazioni sia dall’ufficio comunale competente che da Legambiente Nebrodi e dai consiglieri comunali di minoranza, impegnati a rappresentare puntualmente  le cause che determinavano l’indebito aumento dei costi del servizio;

che le determinazioni assunte dall’Amministrazione Ingrillì e l’ostinazione dei consiglieri comunali che lo sostengono politicamente, confligge con quanto costantemente statuito dal Consiglio di Stato, che ha confermato che trattandosi di tasse e non di imposte, non si può far lievitare il prezzo del servizio oltre il costo disciplinato da disposizioni di legge, anche comunitarie.

Per quanto sopra premesso, considerato, atteso e rilevato

IMPEGNANO

il Sindaco, la Giunta Comunale e il Presidente del Consiglio, ciascuno nella propria competenza, al fine di tutelare i diritti dei cittadini, a porre in essere tutto quanto necessario e indispensabile per l’immediata riduzione della tariffa TARI 2020 nel rispetto degli effettivi costi sostenuti dall’Ente Locale per la gestione dei servizi d’Igiene Ambientale, peraltro rendicontati e certificati dagli uffici comunali preposti.

Si chiede la trattazione della presente mozione nel prossimo Consiglio Comunale appositamente convocato, consentendo la partecipazione dei cittadini.

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