Presenterò nella competente commissione V “Cultura, Formazione e Lavoro”, di cui sono componente, emendamenti che modificheranno, per come richiesto dalle parti sindacali, il testo riguardante la stabilizzazione del personale ASU proposto dal governo regionale in finanziaria, come ricordavo ieri dietro mie sollecitazioni ed acquisizioni di impegno pubblico da parte del competente assessore
Lo ha annunciato l’On. Carmelo Pullara Presidente e segretario politico organizzativo di “ONDA”
“Accolgo le proposte, storicizzazione compresa-scrive Pullara -lanciate dalle segreterie regionali siciliane di CGIL,CISL,UIL in merito alla annunciata stabilizzazione dei 5 mila ASU”
In particolare mi farò promotore, spero insieme ad altri colleghi, di emendamenti che tengono conto dei lavoratori ASU che sono impegnati in utilizzazione presso Enti regionali per i quali occorre procedere direttamente alla stabilizzazione e farsi carico anche di adeguare il livello delle ore di utilizzazione e dei lavoratori ASU che sono impegnati nel cosiddetto privato sociale per i quali occorre insistere nel pretendere il rispetto della legge 8/2017 che impone agli Enti utilizzatori i piani di fuoriuscita ed istituire la sezione esuberi.
Si tratta solo di rendere stringente ed esigibili -spiega Pullara- in tempi brevi, la possibilità di definire questa platea e procedere ad una sua ricollocazione con le stesse modalità degli altri lavoratori ASU. La definizione di piani di fuoriuscita dal bacino che siano effettivamente incentivanti e che abbiano l’effetto concreto di ridurre la platea ASU.
Gli emendamenti che proporrò, storicizzazione compresa, sono tutte senza ulteriori oneri sul bilancio della regione e a saldi invariati, e in particolare, quanto al tema della storicizzazione-precisa Pullara-condivido quanto dichiarato dai sindacati in una nota. Appare incomprensibile che la storicizzazione debba costituire oggetto di contrattazione con il Ministero ed il livello Nazionale considerato che questa situazione è già stata adottata per stabilizzare altre fette di precariato e che il tutto avviene con risorse proprie.
Sono certo – conclude Pullara – che non rimarrò voce isolata e che diversi colleghi condivideranno con me il dare finalmente una risposta ad un platea di lavoratori, quasi 5 mila, che aspettano da anni.