Vedere e ascoltare a ogni ora il confronto televisivo con pari dignità del pensiero economico di un uomo senza mestiere e senza mandato parlamentare, Alessandro Di Battista, e del pensiero economico di Mario Draghi che ha salvato l’euro e l’eurozona, che uno stimato ministro americano dell’economia, Larry Summers, ha definito il più grande banchiere centrale del mondo degli ultimi trentacinque anni, certifica che ci sono schiere di orchestrali del talk permanente italiano che con la testa e con il corpo sono ancora lì a ballare e saltare sulla tolda del Titanic Italia. Mi ha fatto piacere sentire in diretta le parole di condanna sul metodo del direttore del Quotidiano Nazionale, Michele Brambilla, perché perdere i fondamentali nel racconto di un Paese è un qualcosa che ci rende molto simili alle repubbliche sudamericane.
Roberto Napoletano: “basta con le balle nei talk tv,il vizio strutturale di quei cantori anti-euro e di chi li manda in onda senza entrare nel merito”
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