sabato, Novembre 16, 2024
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Ars: passa in V Commissione, con il voto del Governo,il DDL sull’istituzione di una giornata della memoria per ricordare l’eruzione dell’Etna del 1669

L’ASSESSORE SAMONÀ:

HO APPREZZATO LA PROPOSTA. IMPORTANTE

RISPETTARE LA NOSTRA STORIA PER MANTENERE L’DENTITÀ”

Passa alla V commissione ARS con il voto del Governo, rappresentato dall’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il disegno di legge presentato come prima firmataria dall’on.le Josè Marano (M5S) che istituisce una giornata della memoria e introduce un itinerario culturale che rievochi i terribili eventi vulcanici e sismici che nel 1669 distrussero parte di quei territori della Sicilia orientale.


La parola passa ora al Parlamento che, se voterà l’iniziativa sancirà come giorno della memoria l’11 marzo di ogni anno, nel quale ricorderemo la potenza distruttiva che ebbe l’Etna nel 1669 con il catastrofico evento eruttivo.

L’eruzione dell’Etna ebbe inizio il 25 febbraio e si concluse intorno alla metà del mese di luglio del 1669. La data dell’11 marzo viene individuata, nel ddl appena approvato, come giorno in cui è avvenuta la prima colata lavica a seguito della quale è stato cancellato il centro abitato di Mompilieri, attuale Belpasso.

Il disegno di legge è stato approvato in Commissione con il voto favorevole del Governo regionale. Come assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – dichiara Alberto Samonà – e come rappresentante del Governo Musumeci, in uno spirito di apertura e collaborazione con il Parlamento regionale, ho ritenuto di dover condividere lo spirito di un’iniziativa legislativa che invita a mantenere vivo il ricordo della nostra storia. Il 1669 ha segnato, per la Sicilia orientale ma anche nella memoria di tutti noi, un doloroso spartiacque tra un prima e un dopo. Si è trattato di un evento senza precedenti che ha cancellato storia, storie, famiglie, modificando radicalmente l’assetto e il volto di una significativa parte della nostra Isola e segnandone irrimediabilmente la storia umana, urbanistica e culturale. Recuperarne la memoria può aiutarci a comprendere meglio i cambiamenti avvenuti”.

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