A breve l’aggiornamento delle graduatorie ATA valide per il triennio 2021-2024. Il servizio prestato nelle scuole paritarie deve essere equiparato a quello svolto nelle scuole pubbliche: a sancirlo una recente sentenza del Tar.
Si attende nei prossimi giorni l’uscita del nuovo bando di concorso ATA per la creazione delle nuove graduatorie ATA valide per il triennio 2021-2024 che sostituiranno quelle attualmente in vigore. Si tratta di una procedura concorsuale per soli titoli (ossia senza prove d’esame) che consente di inserirsi ex-novo o aggiornare il proprio punteggio nella graduatoria III fascia del personale ATA, graduatoria utilizzata dalle scuole per assegnare le supplenze a tempo determinato nei diversi profili ATA (assistente amministrativo, assistente tecnico e collaboratore scolastico).
Mentre si attende l’apertura della finestra temporale per l’inserimento o aggiornamento della domanda ATA, dalla bozza del bando solo già evidenti alcune disparità nella valutazione del servizio. In particolare, il servizio presso la scuola paritaria viene valutato la metà rispetto a quello nella scuola statale. Infatti, al personale ATA che ha prestato servizio nella scuola statale viene attribuito un punteggio pari a 0,50 per ogni mese di servizio, per un totale di 6 punti per ogni anno di servizio. Invece, al personale ATA che ha prestato servizio nelle scuole paritarie è attribuito un punteggio pari a 0,25 per ogni mese di servizio, per un totale di 3 punti per ogni anno di servizio. Di conseguenza, coloro che hanno svolto servizio presso la scuola paritaria ottengono, per ciascun anno di servizio, 3 punti invece che 6.
“Riteniamo che tale discriminazione operata del Miur sia illegittima poiché in aperto contrasto con la normativa primaria che equipara le istituzioni scolastiche paritarie a quelle pubbliche. A riguardo, si è espresso recentemente anche il Tar, che ha sancito che i servizi prestati presso la scuola paritaria siano da valutare nella stessa misura prevista per quelli nella scuola pubblica. Per questo motivo abbiamo avviato un ricorso in sede amministrativa al fine di ottenere il riconoscimento del punteggio della scuola paritaria al pari di quello della scuola statale, ossia l’attribuzione di 6 punti per ciascun anno di servizio anziché 3” commenta il Prof. Scandura Luciano, responsabile del comparto scuola dell’Associazione MSA. “Un’azione che si tradurrà inevitabilmente in maggiori opportunità lavorative per molti” conclude il Prof. Scandura.
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