Sarebbero ancora fermi i pagamenti ai tirocinanti che hanno preso parte all’Avviso 22/2018 emanato dalla Regione Sicilia a favore di giovani disoccupati, compresi giovani con disabilità, per tirocini formativi della durata da 6 a 12 mesi da svolgere all’interno di aziende con l’obiettivo di favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Hanno aderito in circa 6mila ed ognuno di essi avrebbe dovuto percepire un rimborso di 500 euro a carico della Regione.
Ma oggi, i tirocinanti, attraverso il portavoce Oreste Lauria, denunciano di essere ancora, del tutto o in parte, in attesa di pagamenti.
“Nel 2021, non sono ancora iniziati i pagamenti da parte dell’Assessorato al Lavoro. – spiega Oreste Lauria – L’ultima lista risale al 17 dicembre 2020. Ho dato mandato al mio avvocato di fiducia di conoscere a tal fine il nome del responsabile che ancora oggi gestisce questa vergogna. Sono ancora molti i tirocinanti da pagare, in tanti attendono da mesi il saldo dell’intera somma di pagamento, altri solamente l’ultimo bimestre”.
Allo stesso tempo, Lauria evidenzia il rischio che i tirocinanti si vedano tagliare l’indennità pur avendo già completato il proprio tirocinio.
Nel tentativo di snellire la complicata procedura che ha causato i ritardi nei pagamenti, il 25 novembre, l’Assessorato regionale alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, ha diramato la circolare per lo “Snellimento procedura tirocini extracurriculari”.
A far data da quel momento, si dava mandato ai Centri per l’impiego di verificare la documentazione a corredo delle domande di rimborso, prima della trasmissione al Servizio Monitoraggio e Controllo e, nel caso risultasse incompleta, di richiedere quanto assente. Nel caso in cui tale documentazione non venisse presentata, il tirocinante potrebbe andare incontro al taglio parziale o totale dell’indennità.
“Per quanto riguarda lo snellimento della procedura per rendere celeri i pagamenti già sono uscite, in passato, delle liste con accredito zero per alcuni tirocinanti che si sono visti tagliata l’indennità spettante, e non si sa ancora la motivazione – scrive Lauria – Non mi sembra il modo adatto per snellire la procedura e rendere celeri i pagamenti dei tirocinanti dell’avviso 22. Anche perché vengono penalizzati i tirocinanti che non hanno colpa per l’incompetenza di alcuni enti promotori“, – dichiara il portavoce dell’avviso 22 – Noi siamo sempre e comunque parte lesa, perché qualcuno dovrà pagarci, questo è sfruttamento. E aggiungo, alla fine della conclusione del tirocinio svolto, siamo stati mandati a casa non pagati e senza alcuna occupazione”.
Da quanto dichiara Lauria, sembrerebbe infatti che a fine tirocinio poche siano state le aziende che hanno deciso di assumere il proprio tirocinante “nonostante le note di merito emesse per il servizio svolto positivamente” – precisa Lauria – e soprattutto il fatto che la Regione Siciliana, attraverso fondi europei, avrebbe garantito a tali aziende un bonus occupazionale di 14mila euro e uno sgravio fiscale garantito per 5 anni”.