“Giustizia è fatta” oseremmo dire!
La grave lacuna che abbiamo registrato in merito al Decreto Ristori, che aveva “dimenticato” (o estromesso) la polizia penitenziaria dagli stanziamenti per la retribuzione del lavoro straordinario legato all’emergenza epidemiologica, sarà colmata grazie ad un emendamento approvato in commissione Giustizia.
“La notizia – logicamente – deve essere accolta con le cautele del caso in ragione del fatto che l’iter parlamentare non si è ancora concluso – commenta il dott. Roberto Santini, Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe – ma siamo sulla strada giusta”.
“La notizia che giunge direttamente dai senatori componenti della Commissione Giustizia ci induce ad affermare con ferma convinzione che insieme si può!” – aggiunge il leader del Si.N.A.P.Pe.
“La nostra costante interlocuzione con il Capo del Dipartimento, Pres. Petralia, e i ponti comunicativi che l’Amministrazione ha saputo creare con il Governo effettivamente portano risposte! Così, accogliendo le rimostranze e le sollecitazioni del Si.N.A.P.Pe, ci si sta muovendo per il livellamento di quella che sarebbe stata un’evidente ed immeritata ingiustizia rispetto alle attenzioni tributate alle altre forze di polizia”.
Riportiamo di seguito il testo dell’emendamento reso noto dalla Commissione Giustizia: «al fine di dare piena attuazione alle misure urgenti volte a garantire, nel più gravoso contesto di gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19, il regolare e pieno svolgimento delle attività istituzionali di trattamento e di sicurezza negli istituti penitenziari, è autorizzata, per l’anno 2020, la spesa complessiva di euro 3.636.500 per il pagamento, anche in deroga ai limiti vigenti, delle prestazioni di lavoro straordinario del personale appartenente al Corpo di polizia penitenziaria svolto nel periodo dal 16 ottobre al 31 dicembre 2020»