L’Instituto Cervantes di Palermo giovedì 17 dicembre alle ore 17, celebra lo scrittore Gustavo Adolfo Bécquer nel 150 ° anniversario della sua morte con una conferenza dal titolo “Gustavo Adolfo Bécquer, un poeta tra mito e realtà”. Nell’ambito del “Dicembre romantico”, dopo la conferenza online su Carolina Coronado svolta il 10 dicembre, l’Instituto Cervantes di Palermo ospita nella sala conferenze virtuale di Zoom la professoressa Marta Palenque per parlare delle opere del poeta romantico andaluso.
L’obiettivo dell’incontro sarà quello di riflettere sulla costruzione della leggenda, ricordando l’enorme influenza dei versi del poeta sulla poesia spagnola contemporanea. La professoressa Marta Palanque ripercorrerà la vita e le opere di Bécquer grazie alla sua profonda conoscenza dello scrittore. Per la professoressa Palanque, infatti il mito di Bécquer prese forma dopo la sua morte, infatti già nel prologo di “Obras” del 1871 il suo amico Ramón Rodríguez Correa parlava di Bécquer come un grande poeta angelico, senza rivali. Secondo la professoressa fu l’inizio della costruzione della leggenda sul poeta sofferente, martire, malato e senza successo. Ma tutto ciò era falso. In realtà, secondo anche gli studi della professoressa Palanque, il poeta romantico già in vita fu apprezzato come poeta e giornalista ed era all’interno di un gruppo di amici con i quali condivideva l’interesse per la letteratura. Sicuramente, spiega la professoressa, le condizioni di salute precarie del poeta affetto dalla tubercolosi e le sue sfortunate storie d’amore hanno contribuito a creare il mito del poeta sofferente, ma in realtà questa biografia tormentata è più frutto della leggenda del “poeta maledetto”.
Ancora oggi la poesia di Gustavo Adolfo Bécquer è fonte di ispirazione per eterogenee opere culturali come il balletto classico. Infatti, dal 9 al 22 dicembre al Teatro della Zarzuela a Madrid, la Compagnia nazionale spagnola di danza porta in scena il balletto “Giselle” ispirato proprio a Bécquer e al romanticismo spagnolo.