Progetto pilota ideato dagli ospedali di Cefalù e Trento, che si avvale del supporto fornito dalla società Dedagroup, specializzata nell’innovazione digitale in campo sanitario e del Think Tank WeStart
L’emergenza Coronavirus se da un lato sta mettendo a dura prova la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, dal lato opposto ha fatto emergere la consapevolezza che si rende necessaria un’accelerazione urgente nel processo di trasformazione in senso digitale dei servizi sanitari. Il futuro che ci attende, quindi, è orientato verso un modello di Connceted Care, nel quale il cittadino/paziente potrà avere la possibilità di scegliere con quali modalità accedere ai servizi sanitari, sia attraverso canali tradizionali sia attraverso canali innovativi e digitali. Sarà questa la vera sfida per i prossimi anni.
In tale direzione il laboratorio di idee WeStart si sta prodigando, per creare un sistema di Telemedicina in Sicilia. Il Team WeStart, formato da professionisti siciliani, insieme alla dirigenza generale dell’ospedale Giglio di Cefalù, porrà le basi per sensibilizzare la Politica Regionale, specialmente l’Assessorato alla Sanità, affinché la Sanità Siciliana possa disporre di appositi strumenti digitali per contrastare l’avanzata del Covid-19.
Durante un recente meeting on line tra i tecnici di WeStart, i vertici dirigenziali degli ospedali di Cefalù e Trento e gli esperti di Dedagroup, società multinazionale nel campo digitale e innovativo specializzata nel campo sanitario, si è ampiamente discusso dei vantaggi offerti dalle televisite, durante il periodo di pandemia.
Nel corso di questa riunione on line, è nata l’idea dell’organizzazione di un tavolo tecnico grazie al quale l’Assessorato Regionale Siciliano alla Sanità, le strutture ospedaliere di Trento e Cefalù, Dedagroup e WeStart, possano operare in sinergia per dotare le strutture sanitarie siciliane, nonché i presidi e le ASP, di nuove risorse informatiche che impiegano la telemedicina, già sperimentata con successo nel capoluogo alto-atesino.
Sono oltre 12 mila, infatti le televisite effettuate dai medici trentini da metà aprile fino all’ultima settimana di luglio, cioè nei momenti più difficili durante il lockdown, quando si è cercato il più possibile di evitare il trasferimento dei pazienti presso ambulatori e ospedali.
L’Ospedale Giglio assieme al Team WeStart intende farsi promotore, in pratica dell’attuazione di un progetto pilota, che impieghi risorse digitali innovative, sviluppate da Dedagroup, per limitare i rischi e scongiurare le complicanze di un probabile default delle strutture ospedaliere siciliane a causa dell’avanzata del Covid-19; avvalendosi anche della preziosa collaborazione dell’Ospedale di Trento, che ha acquisito sul campo l’esperienza necessaria per apportare buone chances di successo all’iniziativa.
Nei prossimi giorni, pertanto, verrà fissata la data per un incontro tra i promotori di questo progetto pilota e l’Assessore della Sanità della Regione Sicilia, Ruggero Razza, per discutere della notevole importanza che può assumere l’innovazione tecnologica in campo sanitario, nel periodo attuale dominato, purtroppo, dal Coronavirus e dei mezzi messi a disposizione per poterlo contrastare.
La telemedicina, nelle sue varie declinazioni, è una risposta efficace e tempestiva anche in una situazione di emergenza come quella Covid-19.
Televisite e teleconsulti da remoto con monitoraggio dei parametri vitali, telemonitoraggio periodico attraverso centrali operative coordinate con le squadre di emergenza (esperienze USCA) sono solo alcune delle importanti applicazioni da adoperare durante la pandemia.
Un tema che si prospetta cruciale nel post Covid è il recupero delle visite mancate e la riduzione delle liste d’attesa che potrebbero essere in parte convertite le Televisite, così come lo svolgimento di determinate attività da remoto come la teleriabilitazione.