venerdì, Novembre 22, 2024
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Scuola. In caso di sospetto Covid, ritorno in classe con certificato medico

«La riammissione a scuola degli alunni, in caso di sospetto Covid, è subordinata all’attestazione rilasciata dal medico di Medicina generale o dal pediatra, a seguito di esito negativo del tampone», ne danno comunicazione, con un decreto interassessoriale, l’assessore all’istruzione, Roberto Lagalla, e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che fanno chiarezza sulle modalità e le certificazioni necessarie finalizzate al rientro in aula degli alunni. «Grazie alla disponibilità dell’assessore Razza e del Cts qualche giorno fa abbiamo incontrato gli Ordini dei medici e le rappresentanze di categoria dei medici di Medicina generale e dei pediatri. Lo abbiamo fatto nell’ottica di verificare l’andamento del monitoraggio dei contagi nell’ambito scolastico e se le procedure, dettate congiuntamente dall’assessorato Salute e Istruzione, per il controllo della diffusione del virus in ambito scolastico stessero funzionando regolarmente. Siamo abbastanza rassicurati dall’andamento dei circuiti organizzativi sebbene, a seguito delle segnalazioni pervenute, sia emersa, in particolare, la necessità di una semplificazione delle modalità di rilascio dei certificati per il rientro a scuola dei ragazzi, abbiamo quindi agito di conseguenza».

Nello specifico, escludendo le circostanze che prevedono l’obbligatorietà del tampone per soggetti in isolamento fiduciario o perché affetti da COVID-19, le assenze individuali per altre cause sanitarie, anche con uno o più sintomi potenzialmente riconducibili a Covid-19, secondo le Linee guida dell’Istituto superiore di sanità, dovranno essere sempre giustificate con certificato del Pediatra o del Medico di base, se superiori ai 3 giorni, per gli alunni 0-6 anni e, se superiori ai 10 giorni, per gli studenti di età superiore. Inoltre, i test verranno eseguiti direttamente dal Pls/Mmg, secondo quanto previsto dall’Accordo per l’esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid-19 da parte dei medici di Medicina generale e dei pediatri e ciò non comporta nessun onere a carico dell’assistito.

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