“Urgente è l’istituzione della figura dello Psicologo per le cure primarie ai disagi psichici provocati, o amplificati se già esistenti, dalla pandemia” afferma Giorgio Assenza il quale continua sottolineando che “L’Oms, nel suo atto costitutivo del ’47 scrive che il proprio obiettivo è il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute, definendola uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale. Ora, sia i timori razionali di contagiare o esser contagiati, di esser colpiti dal virus nella sfera degli affetti, come le paure irrazionali quale la preoccupazione per l’esaurimento delle scorte alimentari che, come abbiamo già visto, ha portato ad assalti più o meno pacifici ai supermercati (sempre rimasti forniti), non sono di certo amici della nostra psiche”.
“Se a ciò aggiungiamo le conseguenze delle necessarie misure restrittive che naturalmente ledono il libero arbitrio di ciascun uomo o donna – prosegue il presidente dei Questori in Ars – facilmente comprenderemo che occorre andare di corsa in soccorso di quanti non riescano con le proprie forze a superare il forte disagio ove sono piombati. Non dimenticando che nel nostro Paese sono molteplici le persone già affette da depressione o disturbi d’ansia che si trovano adesso in una situazione di potenziale peggioramento del proprio stato. È quindi fondamentale offrire loro aiuto e strategie di sostegno”.
Per questo, Assenza ha depositato un ddl che introdurrà, se approvato, il ruolo di psicologo delle cure primarie presso le Asp e le aziende ospedaliere, se pur in regime di risparmio di risorse, per garantire al singolo, alla coppia, all’intera famiglia le prestazioni sanitarie necessarie, anche in collaborazione con medici di famiglia e pediatri.
Per il coordinamento e la programmazione della psicologia di base territoriale il progetto prevede, presso ogni Azienda sanitaria, la figura di Dirigente psicologo e quella di Dirigente medico territoriale con competenze psicoterapeutiche. Quest’ultimo ha compiti di referente clinico e deve essere un dipendente dell’Azienda stessa.
“I costi di questo necessario provvedimento – conclude Assenza – saranno a carico del Servizio sanitario regionale, salvo un eventuale ticket”.