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“Mercurio Festival”: ecco gli eventi del secondo weekend del festival diretto dagli artisti

Per la prima volta in Sicilia mercoledì 30 settembre alle ore 21:15 sul Palco Franco andrà in scena Sala Party brillante monologo dell’attrice Giustina Testa, invitata al festival da Antonio Paolo Simioni.

Questo spettacolo tratta un argomento delicato e personale, una storia vera molto apprezzata dalla critica. Non tutte le storie vere hanno lo stesso peso, ma certo hanno tutte la stessa importanza. Interrompere una gravidanza ha il suo dato peso, ed è un peso che va aumentando in questo momento storico, oggi, parallelamente all’aumentare del rischio che questa possibilità vada persa, e con essa la libertà di scelta, come sta avvenendo in alcuni paesi. Una decisione del genere è già di per sé difficile, ma dà spazio a conseguenze potenzialmente fatali nel momento in cui ne venga cancellata la regolamentazione. Durante la messinscena vediamo un’attrice a dar voce a questa storia e a questa donna, da sola. Come di fatto si è davanti a questa scelta. E mentre riconosciamo nelle sue riflessioni anche le nostre, e così nei giudizi, ci accorgiamo che “il tempo smette di fluire con la solita cadenza”, mentre i pensieri la rimbalzano tra testa e pancia, portandola a scandagliare ogni aspetto della Questione.

Palco Franco è allestito all’interno dello Spazio Tre Navate. L’ingresso è a pagamento e limitato a un numero di settanta spettatori con acquisto biglietto al link https://www.spaziofranco.com/events/sala-party

Segue alle ore 22:30 Zero A/V Show del collettivo SPIME.IM invitato dal gruppo NTNTN che invade lo ZAC – Zisa Arti Contemporanee con uno spettacolo immersivo ed eclettico dal forte impatto visivo.

Dalle identità false a un flusso di immagini di coscienza di Google, dal bit allo spreco, dalle icone ai marchi, dalle ultime notizie al cavalcavia sulla terra fino alle immagini crude dei giorni nostri, Zero è un viaggio dimensionale attraverso lo spettro dell’umanità. Immagina il presente come un punto di non ritorno. La fine. Un viaggio instabile nella realtà attraverso una sequenza di immagini. I rifiuti sono il degrado della materia. In un’improvvisa deflagrazione, i pixel che compongono il nostro universo iniziano a sfaldarsi e mescolarsi tra loro. I confini diventano indistinguibili. Dal micro al macro, dalle abitudini umane ai percorsi delle stelle, ogni elemento di realtà che percepiamo viene sminuzzato e ogni piccola particella fa parte di una primordiale zuppa digitale. Alla fine tutto si comprime fino a trasformarsi in un nucleo luminoso e i nostri occhi saranno lanciati in un viaggio senza fine attraverso infinite dimensioni parallele. Un nuovo inizio.

ZERO A/V è il punto che stiamo tutti sperimentando ora, un punto di sconfinamento tra ciò che abbiamo creato e distrutto e ciò che faremo d’ora in poi. Questo tempo zero, un presente esteso, non è né il passato né il futuro, per definizione non ha una durata nota e un luogo conosciuto. Questa zona intermedia dipende dalla distanza da te, più è lontana, più dura e quindi non c’è simultaneità assoluta.

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria al link https://www.spaziofranco.com/events/zero-a-v-show

Apre il mese di ottobre, giovedì 1, l’opera sperimentale di Elio Germano e Omar Rashid Segnale dallarme – La mia battaglia in VR al Cinema De Seta alle ore 21:15.

Un’opera che è al contempo una pièce teatrale, un film e una esperienza in realtà virtuale. Qual è l’allarme? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. È in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto. La tecnologia più avanzata offre dunque uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze.

Usando le potenzialità della virtual reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i suoi spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere quel segnale d’allarme da cui prende il nome lo spettacolo VR stesso.

L’ingresso è a pagamento e limitato a un numero di cinquantacinque spettatori con acquisto biglietto al link https://www.spaziofranco.com/events/segnale-dallarme-la-mia-battaglia-in-vr

Replica venerdì 2 ottobre alle ore 21:30.

Nella stessa giornata, alle ore 22:30, Palco Franco ospita il concerto Fuddìa del cantautore ennese Giuseppe Di Bella invitato al festival da Mimmo Cuticchio.

“Fuddia” in dialetto siciliano vuol dire tanto “follia”, quanto corrisponde voce del verbo “girare, girovagare”. Questo è un progetto-disco che nasce dall’incontro fra dominanti musicali che partono dal centro culturale ed etnico della Sicilia e si accorpano a mondi che hanno nostalgia di un lontano indefinito, musicalmente e geograficamente. In seno a una ricerca che vuole riappropriarsi della centralità delle composizioni, mettere armonia e melodia al centro, con lingue diverse, dal dialetto, all’italiano, passando per il portoghese.

Rivendicando la trasparenza di una voce che è spogliata da tendenze estetizzanti e cerca la pura nitidezza interpretativa per condurre i testi. Versi cantati e resi attraverso una melodia che è la sintesi di una world music che reca le tracce di una texture complessa, inquieta. I suoni e la ricerca dei timbri hanno il senso di una contemporaneità ibrida, crossover, con e linee che toccano tanto la partitura classica, quanto il free jazz, come momenti di sola chitarra o di percussioni che hanno forma in un senso dell’origine, del ritorno a forme neutre di autenticità. Un etnico che vuol però affermare la centralità la necessità e l’abbattimento di ogni atteggiamento di stile, e di tendenza. 

La performance dal vivo si sviluppa come una narrazione per canzoni di accessi filosofici, da Talete, e lampi di passi teatrali, momenti di musica aperta e senza confini, dove c’è spazio anche per l’improvvisazione, per la composizione istantanea e l’omaggio, la rielaborazione di pezzi tradizionali che seguono un filo rosso verso il centro della performance, come punto di intensità emotiva.

L’ingresso è a pagamento e limitato a un numero di settanta spettatori con acquisto biglietto al link https://www.spaziofranco.com/events/fuddia

Venerdì 2 ottobre è la volta di un progetto pensato e creato per la città di Palermo da un’artista che ha fatto la differenza nell’ambito delle arti performative: Chiara Bersani, invitata da Marco D’Agostin, presenta al Mercurio Festival Cordata Panormus presso il Centro Internazionale di Fotografia alle ore 21:00.

Si tratta di un’opera inafferrabile. Nata durante le giornate di lockdown d’inizio 2020, consiste nel tentativo di appagare un desiderio: guardare il paesaggio insieme. Un’opera creata per e con Centrale Fies in collaborazione con Corpoceleste_C.C.00 e prende forma nei giorni di riapertura dei festival, quando molti corpi possono riappropiarsi dello spazio pubblico mentre altri devono ancora muoversi con cautela.

Cordata può esistere solo grazie all’unione di corpi diversi per forma, ritmo, identità, luogo e sentire. Consiste in un file audio scaricabile tramite qr code. L’opera audio, ideata dalla Bersani, è creata con F. De Isabella, si avvale della collaborazione drammaturgica di Marco D’Agostin e nasce sotto la cura di Giulia Traversi.

Durante le giornate di Festival, in contemporanea allo svolgersi degli altri eventi, chi vorrà vivere Cordata dovrà cercare Marco D’Agostin che sarà presente come pubblico a tutti gli spettacoli in programma. Marco fornirà le istruzioni su come vivere al meglio l’esperienza dell’ascolto e consegnerà loro una cartolina con impresso il qr code necessario a scaricare l’audio sul proprio cellulare.

L’ingresso è gratuito e limitato a un numero di trenta spettatori con prenotazione obbligatoria al link https://www.spaziofranco.com/events/cordata-panormus

Replica sabato 3 ottobre alle ore 21:00.

Alle ore 22:30 sul Palco Franco segue il concerto della cantautrice toscana Emma Nolde invitata al festival da La Rappresentante di Lista. A meno di un mese dall’uscita del suo album d’esordio Toccaterra, prodotto e distribuito da Locusta il 4 settembre 2020, lo presenta ai Cantieri Culturali. Otto canzoni che toccano temi intimi, che nascono dell’urgenza di mettere per iscritto i propri sentimenti e le proprie emozioni attraverso una miscellanea di generi e suggestioni tra cui elettronica, indie folk, nuovo cantautorato.

L’ingresso è a pagamento e limitato a un numero di settanta spettatori con acquisto biglietto al link https://www.spaziofranco.com/events/emma-nolde-in-concerto

Sabato 3 ottobre, ultima esplosiva giornata di festival, la compagnia Sotterraneo interviene nello spazio Haus der Kunst con Europeana, invitata da Marco Cacciola.

Dal testo “Europeana. Breve storia del XX Secolo”, si tratta di una durational performance: il tempo d’ascolto è soggettivo, è possibile andare e tornare ogni volta che lo si desidera. Un essere umano (in scena Fabio Mascagni) legge per intero la storia europea del XX secolo per le civiltà future, postumane o extra-terrestri. Accompagnano la lettura 100 brani musicali random, uno per ogni anno del 900. Un software traduce in diretta il testo in codice binario, un linguaggio considerato potenzialmente universale. Audio e traduzione vengono registrati su un supporto che sarà conservato in una capsula del tempo nel luogo in cui accade la performance. Simultaneamente inviamo fotoni oltre la stratosfera con un puntatore laser che reagisce agli impulsi sonori della voce narrante e che ha lo scopo di segnalare la nostra posizione: senza impedimenti il segnale uscirà dalla stratosfera e proseguirà fino ai confini dello Spazio. Se mai qualcuno dovesse usarlo per localizzarci, Europeana. Breve storia del XX secolo è per noi il libro più adatto a raccontare il secolo in cui siamo nati e cresciuti.

L’ingresso è gratuito e senza obbligo di prenotazione.

Alle ore 21:30 Enrico Casale presenta in anteprima nazionale al Cinema De Seta il documentario Ciò che resta – appunti nella polvere. Casale è stato invitato da Babilonia Teatri.

Frutto in forma filmica del percorso teatrale iniziato nell’autunno del 2019 all’interno del progetto “Per aspera ad astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, con i detenuti del Carcere Villa Andreino di La Spezia, sostenuto dalla Fondazione Carispezia e gestito da Ass. Cult Gli Scarti. Il progetto è promosso su tutto il territorio nazionale da ACRI “Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA”, al quale aderiscono dodici Istituti penitenziari e vede come capofila la Compagnia della Fortezza di Volterra con Armando Punzo.

La forma cinematografica che abbiamo scelto raccoglie davvero “ciò che resta” del lavorìo creativo quotidiano con i detenuti; l’abbiamo scelta per non disperdere tutti i granelli di polvere che la vita e l’arte depositano su tutte le cose. Alberto Giacometti, in qualche maniera nostra guida nell’indagine artistica, scriveva che «bisogna caricare di vita ogni particella di materia» per «dare permanenza a ciò che passa». Qui, allora, un uomo cammina. Incede attraverso luoghi a lui ignoti. E’ accompagnato da visioni frammentarie e frammentate di esseri umani. La realtà, spogliata del superfluo, diventa incerta e sfuggevole, misteriosa e insondabile: restano solo i pochi tratti necessari a coglierla per un attimo. Sono visioni che tolgono tutto ciò che impedisce di vedere, spingendosi fin sulla soglia di una verità suggerita.

A seguire esito finale workshop Un corpo attaccato alla terra che si tiene contestualmente alle giornate del festival; un laboratorio pensato per attori e non attori, realizzato in collaborazione con l’Associazione palermitana Baccanica.

L’ingresso è gratuito e limitato a un numero di 12 spettatori con prenotazione obbligatoria al link https://www.spaziofranco.com/events/cio-che-resta-appunti-nella-polvere

Doppio concerto quello di Giorgio Canali e Aleph Viola che si daranno il cambio sul Palco Franco a partire dalle ore 22:30.

Canali ritorna su Mercurio in via eccezionale con I resti di quello che fu. Letture dal mondo di merda capitolo zero di un progetto di fiabe sonore sulla quotidiana relazione con il potere nella sua normalità e nel suo stato di eccezione.

Invitato proprio da Canali il giovane attore e cantautore Aleph Viola presenta in anteprima al festival il suo disco d’esordio Io sono un lupo e un ricco repertorio. “Io Sono Un Lupo l’ho scritto in poco meno di un mese, tra cucina, bagno, figli, cattedrali e vicoli di Genova. E scrivendolo ho creduto di dire addio ai miei vent’anni e al ragazzo che ero, e di trovare un uomo al suo posto. Ma ho trovato un Lupo”.

Subito a seguire il collettivo FLxER conquista Palco Franco con la performance No Borders che è il sogno di un mondo senza confini in un momento storico fatto di divisioni e nazionalismi. Siamo quelle particelle che prima colpiscono i tanti “bordi” dell’architettura, poi si organizzano seguendo i “bordi” dell’architettura, poi si ribellano ai “bordi” dell’architettura, poi l’armonia. L’esistenza non ha confini. Se non ci sono confini, le possibilità di esplorazione diventano molteplici e infinitesimali. È qui che inizia la performance: dalle particelle che compongono l’universo all’essere umano finito e al suo infinito potere di manipolarle e poi vincere. No Borders è una performance dal vivo creata utilizzando il software e i dispositivi sviluppati dal collettivo.

L’ingresso ai tre eventi è a pagamento e limitato a un numero di settanta spettatori con acquisto biglietto al link https://www.spaziofranco.com/events/giorgio-canali-aleph-viola-flxer

Mercurio Festival è un progetto di Babel Crew e Spazio Franco, con Altro., Amunì, Fat sounds, Incubatrice crowdfunding. Promosso dall’Assessorato alle CulturE e alla Partecipazione Democratica e in collaborazione con Culturability, Fondazione Unipolis, Latitudini e il sostegno di Associazione culturale Baccanica.

Prenotazioni e acquisto biglietti online su www.spaziofranco.com

Programma dettagliato: “dossier Mercurio Festival pdf”

Info mercuriofestival@gmail.com

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