“Sia chiara una cosa, che dovrebbe esserlo al punto da non richiedere ulteriori chiarimenti: l’importanza dell’Aeroporto per lo sviluppo di tutto il nostro territorio per me non è mai messa in discussione, e a tal riguardo desidero ricordare a chi non lo sa fare, forse perché offuscato da manie di protagonismo, che il Comune da me guidato ha dato vita a una gara che nessuno, né la Regione, né l’Airgest, hanno voluto fare.
Il Comune ha emesso a marzo del 2019 un bando di manifestazione di interesse per procedura negoziata per l’appalto del valore di 9.075.000 euro in 36 mesi di “servizi di promozione e comunicazione finalizzati a favorire l’incremento delle presenze turistiche nell’ambito territoriale afferente l’aeroporto civile V. Florio di Trapani-Birgi”. Una gara che coinvolgeva vettori aerei per un periodo di 36 mesi riferendosi a 22 lotti tra altrettanti Stati europei e Regioni italiane.
Ciò che contesto è l’atteggiamento della presidenza dell’Airgest, perché quando si ricopre un ruolo istituzionale che deve essere super partes – proprio perché l’Aeroporto non è una proprietà privata ma è un bene comune – non ci si schiera politicamente con nessuno. Ho sempre parlato delle infrastrutture del nostro territorio come di una risorsa, e ho sempre detto di volere, ad esempio, delle ferrovie veloci, in grado di far arrivare fino all’aeroporto di Birgi i passeggeri e poi in un’ora a Palermo.
Azionare adesso la macchina del fango contro gli avversari montando operazioni di manipolazione della realtà sulla base di una mia espressione è frutto di una polemica sul co-marketing tipica di chi non ha niente da dare ma ha molto da prendere dalla città che ambisce ad amministrare. I nostri fatti, come al solito, smentiscono le chiacchiere degli altri.
E allora voglio ribadire che il Comune di Marsala sotto la mia gestione ha sempre rispettato gli impegni sul co-marketing. Agli smemorati voglio, inoltre, ricordare che la mia Amministrazione si è assunta l’onere di tenere in vita l’aeroporto di Birgi quando tutti lo davano per morto e sepolto.
Ciò non significa, però, che non chiederemo conto del modo in cui queste risorse vengono impiegate dal management di Airgest, in ragione del fatto che ogni amministratore pubblico è tenuto a dare conto ai contribuenti di come vengono impiegate le loro tasse. Principio che vale anche per i manager di aziende pubbliche, cui compete anche il dovere della sobrietà e della imparzialità durante l’espletamento di un incarico, non per rispetto del sindaco di Marsala ma per rispetto delle istituzioni e dei cittadini.
Quanto al futuro di Birgi la nostra posizione è nota: bisogna andare verso un modello gestionale come quello adottato da altre Regioni in cui gli scali sono governati da una o due grandi società in grado di assicurare solidità finanziaria e un piano industriale credibile. Non avendo posto nei consigli di amministrazione da rivendicare possiamo permetterci di sostenere una soluzione che taglia le poltrone e accorpa le attuali diseconomiche gestioni in una gestione unitaria degli aeroporti della Sicilia Occidentale. Questo è avere una visione”.
Questo quanto dichiarato dal candidato sindaco Alberto Di Girolamo in merito alle polemiche sul co-marketing.