“Ho visitato insieme al collega Davide Aiello, la casa circondariale Pagliarelli di Palermo, recentemente balzata alle cronache per i tre suicidi avvenuti nell’ultimo mese, tra cui anche quello di una poliziotta penitenziaria.
Tragici episodi che evidenziano la drammatica carenza in Sicilia delle Rems (Residenze esecuzione misure di sicurezza) per le persone incapaci di intendere e di volere che non possono continuare ad essere ‘detenute’ in carcere”, dichiara la deputata bagherese Caterina Licatini (M5S).
“Purtroppo nella nostra regione, viste le poche strutture presenti, c’è una lista d’attesa molto lunga e troppo spesso ci sono persone impropriamente detenute che dovrebbero essere ospitate, appunto, nelle Rems.
Lo Stato deve garantire la “qualità” della pena, oltre che la sua certezza, insieme alla tutela della salute e alla rieducazione dei detenuti, nonché il supporto e l’orientamento costante del personale carcerario.
Bisogna far coesistere la certezza della pena con la sua funzione rieducativa, altrimenti lo Stato e noi tutti abbiamo perso due volte. Infatti, solo rieducando convintamente e seriamente i detenuti, le carceri smetteranno di essere, nell’immaginario collettivo, un luogo remoto e dimenticato.
Questo tema è molto delicato e complesso. Tornerò presto a visitare il Pagliarelli ed anche altri Istituti penitenziari del nostro territorio: mi farò carico di portare le varie istanze e le problematiche che mi verranno evidenziate nelle sedi opportune”, conclude la deputata pentastellata Licatini.