Il Movimento Identità Siciliana desidera lasciare tutti liberi di scegliere, ma la Libertà è tale solo se si è bene informati, altrimenti si può cadere nel tranello che i partiti hanno sempre attuato nel non dichiarare tutta la verità.
Per questo Identità Siciliana, che vuole essere un Movimento diverso, desidera darvi tutti gli elementi per una vostra corretta valutazione, lasciando a Voi la scelta.
Le spese della Camera sono circa 1 miliardo di euro l’anno e per il Senato circa 550 milioni. Per la Camera 538,4 milioni sono spese correnti per il funzionamento, 413 milioni per spese previdenziali (circa 140 milioni per la pensione di ex deputati e 270 milioni per ex dipendenti).
Per il Senato, la spesa complessiva è di 550 milioni, distribuita con le stesse proporzioni.
Lo stipendio di un parlamentare è di circa 10.400 euro lorde, al netto circa 5.000 euro. La somma dei rimborsi spese per l’esercizio del mandato (diaria, collaboratori, consulenze, benefit, convegni, assicurazione etc… ) è pari a 8.500/9.000 euro l’anno.
Ogni parlamentare ha un costo annuo di circa 230 mila euro, per un totale di 222 milioni per tutti i parlamentari di Camera e Senato per l’intera legislatura. Riducendo di 345 unità i parlamentari si otterrebbe un risparmio di 53 milioni alla camera e di 23 milioni al Senato che per tutta la legislatura (5 anni) sarebbe di 410 milioni.
Tuttavia, afferma Cottarelli, il vero risparmio deve essere considerato al netto, non al lordo delle imposte e dei contributi pagati dal parlamentare allo Stato stesso, per cui il risparmio si riduce alla Camera a 37 milioni e a 20 al Senato per complessivi 287 milioni per i 5 anni di legislatura.
I veri alti costi per la Camera e per il Senato sono dovuti agli altissimi stipendi dei dipendenti, alle alte pensioni degli ex parlamentari ( circa 140 milioni ) e degli ex dipendenti (circa 270 milioni) questi solo alla Camera e circa la metà per il Senato.
Nel 2014 era stato introdotto il tetto agli stipendi dei dipendenti, funzionari e dirigenti di Camera e Senato, ma dal 1 gennaio 2018 questa norma è stata annullata dall’Organo di autogoverno di cui dispone il Parlamento. Questa norma vale anche per i dipendenti della Regione Siciliana la cui retribuzione è la stessa dei dipendenti del Senato della Repubblica.
Da evidenziare che il 50% dei dipendenti di Camera e Senato supera i 240 mila euro l’anno e in alcuni casi anche 480 mila euro.
Considerazioni finali
Con il taglio dei parlamentari si avrà un risparmio reale di circa 222 milioni di euro su un costo totale per legislatura di 7 miliardi 750 milioni complessivi di Camera e Senato.
Di contro viene ridotta la rappresentatività dei Territori perché si eleggerà un parlamentare alla Camera ogni 160 mila abitanti e un senatore ogni 320 mila.
Si darà ancora più potere ai partiti e sarà resa ancora più difficile la presenza in Parlamento di rappresentanti di nuove proposte politiche in alternativa ai vecchi partiti anche per i maggiori costi nel coprire territori più vasti.
Il Movimento Identità Siciliana, pur essendo penalizzato dalla riduzione dei parlamentari, desidera lasciare agli elettori la Libertà di scelta, ma abbiamo voluto darvi dei rendiconti veri sui quali liberamente potete riflettere.
Ci chiediamo: non sarebbe stato sufficiente ridurre del 30 % le indennità, i rimborsi eccessivi e i vari benefit? Non sarebbe meglio ridurre gli stipendi di tutti i dipendenti del Parlamento? I parlamentari che saranno eletti non soffriranno per nulla perché non vedranno ridotti i vantaggi economici.
Inoltre, bisognerebbe anche lottare per la reintroduzione della preferenza dei deputati e senatori che sono legati al territorio, che oggi non conoscono neanche.
Noi riteniamo che la vera lotta che i cittadini dovranno affrontare stia nel cambio, non tanto del numero ma nella qualità dei parlamentari di tutti i partiti che ci hanno tradito e in particolare dei meridionali che non si sono mai battuti per i diritti della propria Gente ma solo per i loro vantaggi personali.