L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla ha affermato che il 90% delle scuole in Sicilia sono pronte a riaprire.
È un’affermazione priva di qualunque fondamento.
Niente è pronto in Sicilia per la riapertura delle scuole, e la confusione regna sovrana. – ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.
Com’è noto a livello nazionale le scelte contraddittorie e propagandistiche della ministra Azzolina hanno creato una situazione d’incertezza che riguarda ogni aspetto della vita scolastica, dagli organici alla ormai grottesca vicenda dei banchi.
In Sicilia la situazione è ancora peggiore che nel resto del paese: la carenza di docenti e personale ATA è più forte che nelle altre regioni, non si vede quindi con quali forze si dovrebbero sdoppiare le classi o anche assolvere ai compiti di vigilanza e organizzazione che le norme anti-Covid moltiplicano. I cosiddetti organici aggiuntivi a tempo determinato sono ancora una galassia da esplorare. In più il governo regionale ha avuto la bella idea di gettare nel caos il settore dell’assistenza agli alunni disabili, colpendo le scuole in uno degli aspetti più delicati.
Pochissimo si è fatto per quanto riguarda le strutture. Potenzialmente c’è un vasto patrimonio pubblico disponibile ma Regione ed Enti Locali non si sono attivate per utilizzarlo, pur essendo da mesi chiaro che la riapertura delle scuole avrebbe richiesto migliaia di nuove aule.
Siamo dunque di fronte ad una situazione disastrosa e certo non può essere considerata una soluzione accettabile quella dei doppi turni e o la riproposizione, in varie forme, della didattica a distanza.
Il governo regionale, così come quello nazionale, la smetta quindi con la propaganda e inizi ad operare per sciogliere i nodi.- ha concluso Cangemi.
Cangemi (PCI): “Lagalla racconta favole,le scuole siciliane non sono pronte a riaprire”
Articoli Correlati