L’imminente tornata elettorale, sta accendendo gli animi di quanti semplici elettori, supporters e/o cittadini attenti alle dinamiche politiche che interessano la propria città, vogliano esprimere il loro pensiero su quanto sta accendendo. E’ il caso di Michele, un nostro lettore, che ci tiene a far sapere la propria opinione.
Il 4 e 5 Ottobre i cittadini marsalesi sceglieranno la nuova Amministrazione e le varie squadre che rappresenteranno Sala delle Lapidi.
Soffermiamoci su ogni singolo partito e movimento in appoggio a uno dei candidati a Sindaco dati per vincenti, più per la quantità delle liste che per la loro qualità.
In pole position abbiamo il movimento che fin dall’inizio ha appoggiato la candidatura dell’ex Onorevole, e che oggi fa capo al Presidente Nello Musumeci: Diventerà Bellissima.
Si è assistito nel mese di Maggio alle dimissioni del coordinatore cittadino, Renato Curcio, il quale ha dichiarato che “sono state disattese le linee programmatiche che auspicano un centro-destra unito”. Inoltre, dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa del candidato Grillo, riguardo alla propria volontà di non volere all’interno della sua coalizione la Lega, in quanto non ha mai avuto un dialogo con i vari commissari cittadini del partito che si sono susseguiti in questi mesi, Diventerà Bellissima non ha apprezzato le affermazioni di Grillo e ha chiaramente espresso un immediato incontro con tutta la coalizione.
Però attenzione, la coalizione a cui la coordinatrice provinciale di DB si riferisce, è la coalizione che fa riferimento al candidato Sindaco. Ma perché non chiedere, al contempo, un incontro con la coalizione di Governo? Finirà che non presenteranno la lista a nome di Diventerà Bellissima (mostrando così una “finta” solidarietà al blocco del centro-destra) e rispolvereranno la famosa lista di Progettiamo Marsala?
Secondo è il Movimento VIA, che fa riferimento all’ex Senatore Papania, anche se più volte si è voluto sottolineare che le tre liste civiche che si presenteranno in appoggio a Grillo, non sono formate da lui, ma da coloro i quali hanno aderito al suo movimento.
Quindi abbiamo tre liste che fanno capo a un movimento, dal quale però si distaccano e, come affermato da Arturo Galfano, Antonio Vinci e Michele Gandolfo, hanno “piena autonomia decisionale sulle questioni che riguardano Marsala”. Ma un movimento, civico o politico che sia, non ha sempre un riferimento principe al quale fare richiamo? Questi segnali prospettano già scintille in un futuro lavoro all’interno della Giunta comunale?
Arriviamo adesso a un partito, il più sovranista di tutti, di centro-destra: Fratelli d’Italia.
Alla Camera e al Senato assistiamo a una stretta collaborazione tra questo e gli altri due partiti di opposizione, Forza Italia e Lega, ma nel territorio marsalese sembra essere completamente distante alla coalizione nazionale, tanto che nell’accozzaglia di coloro i quali appoggiano la candidatura di Grillo, questi si ritrovano a collaborare addirittura con il Partito Socialista di Nino Oddo.
Quest’ultimo ha addirittura dichiarato tramite i social che “Fratelli d’Italia ha aderito a questa coalizione ALL’ULTIMA CURVA, avendo peraltro un ruolo MARGINALE all’interno della politica locale”.
A Marsala abbiamo “il nulla che attacca il nulla”.
Stiamo davvero leggendo “l’attacco” di un socialista al partito di Giorgia Meloni (il secondo partito del centro-destra)?
I coordinatori comunale e provinciale stanno a guardare?
Per non parlare del mancato senso di unione di un centro destra che localmente non si sa dove sia finito.
La presenza della Lega non è ben vista dal socialista Oddo, questo attacca l’ex Alleanza Nazionale, e quest’ultima non muove un dito né in appoggio al partito di coalizione nazionale né in difesa di se stessa, anzi chiede l’immediato incontro con la coalizione.
Anche qui: attenzione, così come Diventerà Bellissima, si sta chiedendo l’incontro con l’accozzaglia di coalizione, e non con la coalizione che fa capo al governo regionale.
I cittadini marsalesi stanno “ammirando” una politica amministrativa che ha come obiettivo quello sì di un’unione, ma l’unione del “mettiamoci insieme, l’importante che ci accontentiamo tutti”.
E l’interesse del territorio dove è finito? Leggiamo di incontri, tavoli, salotti, ma dove sono i programmi?
Non leggiamo nulla riguardo all’aiuto per i giovani marsalesi, per il turismo, programmi culturali negli spazi periferici, recupero di aree come Villa Genna, Villa Cavallotti, il Parco della Salinella, la sicurezza, l’illuminazione, manifestazioni territoriali, scuole in stato di abbandono, scuolabus: eppure i temi per parlare di progetti ci sono.
L’interesse personale ha davvero sovrastato il bene della città e dei cittadini?
Aspettiamo con trepidazione la fatidica riunione del 19 Agosto di destra, sinistra, moderati e chi più ne ha più ne metta, per trarne le conclusioni…
Michele