Sono due le iniziative in programma la prossima settimana al Museo delle marionette. Prosegue online #ilmuseoracconta..., un viaggio attraverso cui esplorare, approfondire e riscoprire le preziose collezioni del museo su facebook, twitter, youtube e sui siti istituzionali.
Due incontri dedicati al mondo della magia due pupi palermitani: la maga Alcina e il mago Malagigi.
Le trame cavalleresche contengono molti elementi sovrannaturali, sia religiosi che magici: questi ultimi, in particolare, occupano uno spazio notevole. Secondo la tradizione popolare siciliana, la magia gode di una considerazione largamente positiva e non si pone in contraddizione con la religione cristiana, con la quale convive anzi in modo sincretico.
Lunedì 13 luglio, alle 12, #ilmuseoracconta andrà alla scoperta della maga Alcina, pupo palermitano in paggio del XIX secolo, proveniente dal teatro di Gaspare Canino.
Personaggio di derivazione ariostesca, Alcina tramuta in piante i paladini sedotti (come Astolfo, poi liberato da Ruggero), costringendoli a rimanere sulla sua isola stregata. A seconda delle occasioni, la maga è in grado di cambiare aspetto, assumendo le sembianze di donna giovane e bella, di vecchia diabolica e mostruosa o di scheletro.
Mercoledì 15 luglio, ancora alle 12, sarà la volta del mago Malagigi, anch’esso pupo palermitano in paggio del XIX secolo e proveniente dal teatro di Gaspare Canino.
Cugino di Orlando, Rinaldo e Bradamante e ministro delle anime dei cristiani nell’oltretomba, Malagigi aiuta con i suoi incantesimi i paladini nella lotta contro gli infedeli. Negromante e burlone, in grande familiarità con i diavoli, per il suo carattere allegro e scanzonato introduce nel mondo eroico dei paladini una nota comica, quasi goliardica.
È possibile salvaguardare l’immenso patrimonio del Museo delle marionette devolvendo il 5×1000 all’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari. Sarà interamente destinato al restauro delle opere e alle attività della Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi.