Sono ben 800 i casi di non conformità rilevati dal Ministero dei Trasporti nei confronti del Consorzio Autostrade Siciliane, l’ente che gestisce in concessione circa 300 chilometri di autostrade sull’Isola – a dirlo in una nota indirizzata al Presidente della Regione è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
Da troppi anni – prosegue – le nostre autostrade versano in stato comatoso tra restringimenti di carreggiate, gallerie al buio e senza punti sos, buche. È arrivato il momento di imprimere un’azione di coraggio e verità prendendo seriamente in esame la revoca della concessione, perché i siciliani hanno il diritto di viaggiare in sicurezza tra i comuni del territorio.
Abbiamo senz’altro un eredità pesante fatta di negligenze e di responsabilità che vanno ancora accertate ma è necessario rilanciare quelle infrastrutture che attirerebbero turismo ed economia.
Apprendo che il piano di intervento dell’amministrazione ammonterebbe complessivamente a ben 600 milioni di euro, di cui 120 finanziati dal Patto per il Sud per realizzare la pavimentazione straordinaria sulla A18 e sulla A20, da Giarre a Tremestieri e da Patti fino a Bonfornello, che risolverà una buona parte di non conformità alle norme di sicurezza vigenti.
Urge tuttavia esperire in tempi brevi una diagnosi completa sullo stato di degrado di ponti e gallerie che spesso accompagnano con paura i viaggi della speranza di migliaia di conducenti. Ma in definitiva, basta attese. Troppi dubbi si annidano sull’operato dell’ente che nell’assetto giuridico e nei rapporti con l’amministrazione regionale va rivisto”