sabato, Novembre 30, 2024
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Il Sinalp chiede di incontrare Musumeci per la chiusura dell’assurdo giuridico degli ASU

La burocrazia e l’inefficienza della P.A. Uccide. Il Sinalp Sicilia chiede di incontrare il Presidente Musumeci per la definitiva chiusura dell’assurdo giuridico degli ASU negli enti locali siciliani. Ennesime assemblee al Comune di San Piero Patti ed al Comune di Aragona.

Ormai anche chi ha appena imparato a leggere e scrivere intuisce che in Italia ed in Sicilia in particolare c’è un qualcosa che non solo impedisce la crescita economica del territorio ma rema verso la distruzione della nostra società così come l’abbiamo conosciuta e come i nostri avi c’è l’hanno consegnata.

Esiste la legge ma mancano le norme attuative, se anche queste ci sono allora mancano i vari pareri degli enti coinvolti a vario titolo nell’esplicazione di un qualsiasi provvedimento e infine si trova sempre un qualche Dirigente che “vuol vederci chiaro” e su questa pretesa, supportata da ulteriore normativa, si blocca tutto in attesa che prima si capisca quale sia l’organo preposto a  decidere  su come superare l’impasse per andare avanti e appurato ciò il nuovo ufficio con relativo  Dirigente prima di emanare una qualsiasi decisione dovrà “studiare” per l’ennesima volta l’intero carteggio.

Questo assurdo modo di operare è cresciuto sempre più fagocitando tutti, dai politici che l’hanno creato, fino all’ultimo dei cittadini che vuole , “chissà perchè”  semplicemente lavorare.

Questa assurda filiera normativa, amministrativa ed operativa, sta uccidendo poco meno di 5.000 lavoratori ASU che chiedono soltanto dignità e lavoro.

Il Sinalp Sicilia con il suo Segretario Regionale Andrea Monteleone sta raccogliendo le proteste, gli inviti e la disperazione di madri e padri di famiglia che sono stati fagocitati dall’assurdo giuridico che è il Bacino ASU.

Come Sinalp stiamo organizzando, anche su semplice richiesta degli stessi lavoratori, assemblee in tutti i Comuni dove siamo presenti con nostri iscritti per mantenere vivo un confronto  con i lavoratori siciliani che vengono giornalmente mortificati ed offesi da chi si arroga il diritto, forte di una assunzione regolare, di poter offendere e sminuire continuamente la loro semplice presenza dentro le mura di un qualsiasi Municipio.

Nelle ultime due assemblee svoltesi nei Comuni di San Piero Patti ME e Aragona AG si è discusso per l’ennesima volta della nostra proposta di stabilizzazione del comparto che ormai da quasi due anni giace in chissà quale cassetto del Dipartimento Lavoro dell’Assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana.

Ad Aragona, presente anche la responsabile dell’Ufficio legale del Sinalp Sicilia Avv. Stefania Virga, si è ragionato anche sulla eventuale necessità di organizzare un altro sciopero regionale come i due di febbraio ed aprile 2019 che avevano bloccato l’operatività di molti comuni che ormai sopravvivono esclusivamente grazie alla presenza dei lavoratori ASU.

Il Segr. Dr. Andrea Monteleone si augura che le continue pressioni del Sinalp verso la Presidenza della Regione  Siciliana per un incontro risolutore dell’assurdo giuridico di lavoratori di fatto “in nero” all’interno della P.A.  possa scongiurare questo evento che creerà ulteriore caos ad un sistema amministrativo già duramente provato dalla pandemia dalla quale, con fatica, ne stiamo uscendo.

Purtroppo, pur consapevoli dei tanti impegni, emergenze, e crisi costanti presenti nel territorio che investono giornalmente la nostra Regione, non è possibile continuare a far finta di niente, non è possibile che il Governo Regionale continui a rinviare l’incontro richiesto trincerandosi su fantomatici problemi normativi e sulla mancanza ormai cronica di fondi che limitano la stabilizzazione degli ASU.  

Tutti i lavoratori che abbiamo incontrato nelle molteplici assemblee organizzane nelle città dell’isola, sono stanchi di subire, hanno abbondantemente superato la soglia di sopportazione e non accettano più scuse di qualsiasi natura, ma chiedono che chi ci governa faccia il suo lavoro, Decida di stabilizzare questi cittadini che per un misero assegno sociale e senza un solo euro di contributi previdenziali versato, da 23 anni reggono interi uffici della P.A. ricevendo in cambio solo accuse vergognose ed offensive di lassismo, indifferenza e indolenza, accuse che il Sinalp reinvia al mittente ed è pronto a scendere in piazza per combattere questo infamante atteggiamento.

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