Il direttore del Parco archeologico Valle dei Templi di Agrigento, Giuseppe Parello, il 26 giugno annuncia una nuova campagna di scavi per il teatro ellenistico della durata di tre settimane. Gli scavi saranno un cantiere aperto con visite pubbliche fino al 14 luglio.
Il sito archeologico più grande del mondo, patrimonio dell’umanità dichiarato dall’Unesco, abbandonato a se stesso. Corrisponde all’antica Akragas, maestoso nucleo originario della città di Agrigento, oggi sede del parco archeologico regionale.
Il Governo Musumeci dimostra sempre di essere inefficiente e incurante delle grandi risorse possedute dalla Sicilia. Arreca un ulteriore danno alla Cultura della Sicilia e all’economia dei Siciliani.
Erano stati stanziati 2 milioni di euro, per portar alla luce uno dei più importanti rinvenimenti archeologici del Pianeta degli ultimi anni: “Il teatro ellenistico” di Agrigento. Questo avrebbe portato a grandi benefici economici non solo nell’Agrigentino ma in tutta l’Isola.
Il governo Musumeci dichiara di non avere i soldi necessari per il rinvenimento e, quindi, può restare sotto terra. L’Ente Parco è stato costretto a ripiegare su un progetto più piccolo, 250 mila euro, che possa per lo meno portare alla luce una parte minima del teatro nella speranza di una Fase 2, qualora Musumeci e il suo Governo abbiano la bontà di ritenere utile per i Siciliani, per la nostra economia e per il Mondo l’importante reperto.
Ogni anno, oltre mezzo milione di persone visita quello che rappresenta uno dei più importanti siti archeologici del mondo, bene culturale della penisola che potrebbe dare ancora più slanci nel settore del turismo.
Ma mi permetto di dubitarne poiché l’iniziativa ricade anche sull’assessorato alla Cultura e alla Identità dei Siciliani. Ricordate quell’assessorato che Musumeci ha avuto la sensibilità di affidare a Salvini e di conseguenza a un leghista siciliano? Una scelta che ha profondamente indignato gran parte dei Siciliani di ogni orientamento politico e che ha dato vita a una manifestazione di protesta il 2 giugno a Palermo.
Sono queste le capacità e l’interesse del nuovo assessore? È così che lavora per potenziare l’attrattiva della Sicilia per i turisti? Perché non ha scomodato il suo capo, Salvini, per chiedergli aiuto e fare in modo di stanziare di più? Ovviamente perché non hanno alcun interesse e, l’assessore non me ne voglia, perché è stata ceduta una delega soltanto per fini politici.
Infatti, anche a causa dell’incapacità dei nostri politici siciliani e dello stesso Musumeci, la Sicilia attrae solo una piccola parte insignificante del turismo straniero. Nel 2018 (ma è sempre stato così) la Sicilia ha accolto 5,118 milioni di turisti stranieri. Milano, che ha solo il Duomo, ha ricevuto 9 milioni di stranieri.
Questo per due motivi: i nostri politici non hanno mai attuato progetti per il turismo e per le difficoltà obiettive di raggiungere la Sicilia (scarsezza degli aeroporti e costi eccessivi).
In Lombardia si realizzano diverse iniziative per promuovere il turismo. Abbiamo un patrimonio superiore e le stesse iniziative andrebbero promosse anche per altri settori, condizione indispensabile per rilanciare la nostra economia favorendo l’esportazione delle produzioni delle nostre aziende.
Questa iniziativa passa attraverso la creazione di gruppi di esperti di varie categorie che lavorino per favorire l’incontro tra PMI siciliane e operatori stranieri non solo per il Turismo ma esteso a ogni settore: l’agroalimentare, la moda, i cosmetici etc.
Mi chiedo, visto che Musumeci è così attratto da Salvini, invece di preoccuparsi solo di un’alleanza finalizzata a qualche posto al Parlamento, perché non copia le iniziative che adottano i Lombardi visto che spontaneamente non è capace?
O forse non sa nemmeno copiare? Mi e ci chiediamo, dove sono finiti i soldi stanziati?
Enzo Maiorana (Vicepresidente di Unità Siciliana)