Si è tenuta ieri, presso la Base Aerea dell’Aeronautica Militare di Trapani Birgi – sede del 37° Stormo – la cerimonia di passaggio di consegne tra il Colonnello Pilota Mauro Gnutti, Comandante uscente, ed il Colonnello Pilota Moris Ghiadoni, Comandante subentrante.
La cerimonia, presieduta dal Comandante delle Forze da Combattimento, Generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, ha visto la partecipazione di una ridotta rappresentanza del personale militare e civile dello Stormo.
Il Comandante uscente, dopo aver rivolto un ringraziamento alle Autorità, ai rappresentanti delle Istituzioni civili, militari e religiose, alle organizzazioni culturali e sociali, nonché gli organi di stampa locali, ha espresso il suo pensiero: “In questi due anni di comando ho visto il 37° Stormo, perfettamente integrato nel territorio trapanese e marsalese, operare attivamente con tutti gli attori civili e militari, sia per fini istituzionali sia per il bene della collettività. Ritengo che il comando di Stormo sia l’incarico più appagante, stimolante e completo a cui un pilota militare può aspirare. Lo Stormo è il centro ed il cuore dell’operatività della Forza Armata, ed è in Reparti operativi come questo dove, giornalmente, si lavora con abnegazione e senso del dovere per garantire la sicurezza dei cieli d’Italia e salvaguardare l’incolumità dei suoi cittadini.”
Rivolgendosi al personale, a conclusione del proprio intervento, il Colonnello Gnutti gli ha riconosciuto i meriti per i brillanti risultati conseguiti, in Italia come all’estero.
Il Colonnello subentrante, invece, dopo aver rivolto un saluto alle istituzioni locali incontrate nei giorni antecedenti alla cerimonia, ha espresso una prima linea di indirizzo al personale del Reparto: “Con voi mi accingo ad intraprendere questa nuova ed avvincente esperienza in un momento storico particolarmente difficile che ha profondamente segnato il Paese ed i vari palcoscenici internazionali. La pandemia che ci ha colpito avrà contraccolpi rilevanti su ogni aspetto delle nostre vite; sul lavoro e sull’organizzazione in particolare. Molte conseguenze, che devono ancora essere comprese, identificate e ben valutate, contribuiranno ad aumentare il livello di complessità degli scenari futuri che dovremmo saper declinare su vari fronti: da quello lavorativo a quello sociale a quello della tecnologia, della difesa e della sicurezza”.
Il Generale Vestito, dopo aver espresso il proprio deferente pensiero alla Bandiera di Guerra del 37° – simbolo indiscusso di storia e nobili tradizioni dell’Arma Azzurra – ha formulato un indirizzo di saluto alla comunità trapanese ed alle Istituzioni locali. Nell’evocare, poi, il lento ritorno del Paese alla normalità dopo il lockdown, ha sottolineato che “…non dobbiamo dimenticare che questa cerimonia, seppur celebrata in modo atipico, sottende comunque un principio fondante della nostra Istituzione militare: la “continuità al cambiamento”. Un principio che pone in risalto quelle capacità di gestire il presente per prepararsi, in modo efficace, a gestire le sfide che il futuro propone…”. Rivolgendosi al Colonnello Gnutti, nell’apprezzare la qualità del lavoro svolto per vincere le sfide che quotidianamente ha dovuto affrontare alla guida del 37° Stormo, gli ha riconosciuto l’impegno, la dedizione e la professionalità profusi. Al Colonnello Ghiadoni, invece, gli ha augurato di fare altrettanto bene nella convinzione che – le indiscusse capacità professionali e l’indispensabile supporto del personale – gli consentiranno di proseguire efficacemente nello stesso solco già tracciato dai suoi predecessori.
Concludendo, ha ringraziato il personale del 37° “…a Voi donne ed uomini del Reparto, oggi schierati in rappresentanza di tutto il personale del Reparto, rivolgo un pensiero di sincera gratitudine. Vi siete alacremente prodigati, sia in Patria che all’estero, per assolvere con slancio, generosità e grande professionalità i compiti che vi sono stati assegnati, portando avanti con orgoglio e senso del dovere la tradizione di “eccellenza” che da sempre contraddistingue l’operato di questo glorioso Stormo…”.